Certificati: ora paga giocare in difesa

L’avvio del conflitto tra Russia e Ucraina ha messo sotto i riflettori le azioni del comparto della difesa. In Europa, secondo i dati forniti da Statista e riferiti al 2020, i Paesi che hanno avuto più spese militari sono stati Francia (38,596 miliardi di euro), Germania (33,23 miliardi di euro) e Italia (21,126 miliardi di euro). Tutti gli altri stati hanno speso meno di 10 miliardi di euro. Stando alle rilevazioni del Stockholm International Peace Institute, dal 2010 al 2020 le spese militari a livello globale sono passate da 1.790 miliardi di dollari a 1.960 miliardi di dollari nel 2020, il 9,50% in più.

Nei prossimi anni gli investimenti nella difesa saranno sempre più consistenti. Guardando all’Europa, un esempio emblematico può essere considerato quello della Germania. Alla fine dello scorso febbraio, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha infatti annunciato che il Governo effettuerà uno stanziamento straordinario di 100 miliardi di euro per il rafforzamento dell’esercito e che fisserà la spesa militare annuale ad oltre il 2% del PIL. Questa decisione potrebbe portare gli Stati europei a seguire Berlino che, stando ai dati World Population Review riferiti al 2020, diventerebbe la terza potenza globale per spese militari dopo USA (con 778 miliardi di dollari) e Cina (con stime di 252 miliardi di dollari).

In generale, le linee guida della NATO sottolineano come i Paesi che la compongono dovrebbero spendere in difesa almeno il 2% del proprio Prodotto Interno Lordo. Dalle stime 2021 rilasciate dalla stessa Alleanza si nota come solamente dieci nazioni supereranno questa soglia. Gli Stati Uniti danno il contributo maggiore: contandoli infatti il totale della NATO arriva al 2,65%, se si contasse solo Europa e Canada il valore scenderebbe all’1,70%. In tal senso, la guerra potrebbe essere l’innesco per spingere le spese militari di numerosi Governi a livello globale.

Guardando al nostro Paese, il Governo ha stabilito che le linee guida dell’Alleanza Atlantica verranno rispettate nel 2028, passando dagli attuali 25 miliardi di euro a 38 miliardi di euro l’anno, stando alle dichiarazioni del Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. A beneficiare di questa situazione potrebbero dunque essere le società che hanno come business principale il settore della difesa. Secondo le stime pre-conflitto di Mordor Intelligence, il comparto era già visto in crescita, passando dai 416,63 miliardi di dollari del 2020 a 550,78 miliardi di dollari nel 2030.

I certificati e i covered warrant di Vontobel sui titoli della difesa

A cura di Vontobel Certificati

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