Rame: il quadro fondamentale e tecnico e gli strumenti per sfruttarne i movimenti

A partire dallo scorso marzo, le quotazioni del rame hanno iniziato a scendere perdendo oltre il 25% dalla chiusura del 4 marzo 2022. Il calo ha colpito tutti i metalli di base, che hanno registrato il peggior trimestre dal 2008. A penalizzare le quotazioni del rame sono stati diversi fattori, in particolare il rialzo dei tassi di interesse da parte delle Banche centrali (e le relative attese future) e i timori di una recessione. Il ribasso del metallo rosso non è considerabile come un segnale positivo per lo stato di salute dell’economia globale, in quanto è un elemento fondamentale per progetti infrastrutturali (circa la metà della richiesta proviene dal settore edile) e per diversi beni di consumo.

Oltre a questo, ha un ruolo chiave nel processo di transizione energetica. Se nel breve periodo le prospettive per questa materia prima tendono ad essere negative, nel lungo termine la stabilità di crescita economica e la transizione energetica dovrebbero sostenere le quotazioni. Un fattore che accelererà la domanda per il metallo saranno le auto elettriche. La Copper Development Association evidenzia come un veicolo normale usi dalle 18 alle 49 libbre di rame: un’auto elettrificata ne usa 183, mentre gli autobus a batteria 814.

Stando alle previsioni di BloombergNEF, le vendite delle macchine elettriche a batteria passeranno dai 4,563 milioni di unità nel 2021 (il 6% delle vendite) a 72,49 milioni nel 2040, il 73,1% del totale. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, anche le vendite di bus elettrici cresceranno in maniera decisa nei prossimi anni, passando ad occupare una quota del 77,3% nel 2040, in netto rialzo rispetto al 44,1% del 2021. Un altro ruolo di primaria importanza è quello nei pannelli fotovoltaici, che utilizzano il rame nei cablaggi e per lo scambio di calore, mentre le pale eoliche lo usano nelle turbine, nei cavi e nei trasformatori. I parchi offshore usano inoltre una quantità maggiore di rame, in quanto sono collegati alla terraferma con cavi sottomarini realizzati in rame. Non si deve inoltre dimenticare il ruolo della commodity nei più tradizionali sistemi elettrici. Stando agli studi di Rystad Energy, entro il 2030 la domanda globale per il metallo rosso supererà l’offerta di oltre 4 milioni di tonnellate. La richiesta dovrebbe salire del 16% entro la fine del decennio, arrivando a 25,5 milioni di tonnellate l’anno, mentre l’offerta è vista in calo del 12% sui livelli del 2021.

Rame future a un anno – Fonte: Bloomberg

Da un punto di vista grafico, le quotazioni del rame hanno fornito un segnale negativo con la rottura dell’area supportiva compresa tra i 420 e i 409 dollari, dove passano rispettivamente la linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 4 marzo e 19 agosto 2021 e il livello orizzontale erditato dai minimi del 21 giugno 2021. La rottura di questo intorno ha permesso ai venditori di consolidare il vantaggio, portandosi ben al di sotto della soglia psicologica dei 400 dollari. L’obiettivo del fronte ribassista potrebbe ora essere identificato sui 350 dollari, dove transita il sostegno espresso dai massimi del 30 novembre 2020. Per i compratori, sarebbe positivo assistere ad una ripartenza oltre i 384 dollari prima, per poi passare a quella dei 425 dollari.

I certificati di Vontobel legati al rame

A cura di Vontobel Certificati

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