Etf: da Invesco due strumenti sull’energia pulita

Il costante rincaro dei carburanti e dell’energia è una delle principali preoccupazioni per molte persone in tutto il mondo; per questo, oltre che per la necessità di ridurre le emissioni di carbonio, Invesco ritiene più che mai necessario promuovere le energie rinnovabili. Abbandonare l’attuale eccessiva dipendenza dai carburanti fossili richiederà un consistente aumento degli investimenti in tutta la gamma delle tecnologie utili alla produzione di energia pulita. Il lancio dell’Invesco Wind Energy UCITS ETF e dell’Invesco Hydrogen Economy UCITS ETF offre agli investitori un’esposizione incentrata su due tra le soluzioni più significative per realizzare un’economia a zero emissioni di carbonio.

Franco Rossetti, Head of ETF di Invesco Italia, ha dichiarato: “Quest’anno quasi metà degli investimenti in ETF europei si è rivolta a prodotti della categoria ESG, e di questi il 40% ha scelto fondi con obiettivi climatici o con esposizioni tematiche, come l’energia pulita. Un tema relativamente nuovo e sconosciuto ai più può offrire un ampio potenziale di crescita, ma richiede competenza per selezionare le aziende con esposizioni significative a quel tema. Ciò vale per le strategie sia attive che passive. Abbiamo selezionato questi indici WilderHill, che offrono ai nostri investitori in ETF l’accesso a una delle società più esperte nelle soluzioni di indici specializzati nell’energia pulita”.

Invesco Wind Energy UCITS ETF si propone di ottenere il rendimento totale dell’Indice WilderHill Wind Energy replicandone integralmente la composizione fisica. L’indice, composto da società internazionali specializzate nel perfezionamento delle turbine e delle pale eoliche, nella fornitura di materiali utilizzati nell’energia eolica, nella modernizzazione della rete nonché nella promozione dell’energia eolica e nel ricorso più intenso a questa risorsa, comprende aziende operanti nello sfruttamento dell’energia eolica sia in terraferma che in mare.

“Oltre al comparto eolico – prosegue Rossetti – una novità per gli investitori può essere rappresentata dall’idrogeno. L’energia ottenuta dall’idrogeno sarà cruciale per la decarbonizzazione, particolarmente nei trasporti marittimi e nell’industria pesante, in cui l’elettrificazione non è efficacemente realizzabile”.

Il WilderHill Hydrogen Economy Index è composto da società operanti nel perfezionamento delle attività nel settore dell’idrogeno, dalla generazione allo stoccaggio e alla conversione e dall’utilizzo nei trasporti all’innovazione e alla promozione delle pile a combustibile, privilegiando l’esposizione all’idrogeno verde. Le aziende incluse negli indici WilderHill sono equiponderate, in modo da ottenere un’esposizione più rappresentativa all’intero indice invece di privilegiare le società più grandi, come sempre accade negli indici ponderati per capitalizzazione di mercato.

Ciascun indice, composto da circa 50 aziende, contiene tutta la gamma delle dimensioni. Ad esempio il 23% delle aziende dell’Indice WilderHill Wind Energy è ad alta capitalizzazione, il 33% a media capitalizzazione ed il 44% a bassa capitalizzazione. Ne sono escluse le aziende dipendenti in misura significativa dai combustibili fossili, o partecipanti ad attività pregiudizievoli per la società e per gli ecosistemi dal punto di vista ambientale, sociale e della governance.

I due nuovi ETF di Invesco si aggiungono all’ETF Solar Energy già operante, per proporre agli investitori esposizioni mirate a queste possenti tematiche. Gli investitori che desiderano un’esposizione più ampia all’intero ventaglio delle tecnologie dell’energia pulita potrebbero prendere in considerazione il nostro Invesco Global Clean Energy UCITS ETF”.

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