Dall’inizio dell’anno il comparto bancario europeo ha subito un deciso ribasso, in linea con gli altri indici azionari principali. Nello specifico, al momento della scrittura e dall’inizio dell’anno l’EuroStoxx Banks sta registrando un -21,89%, mentre l’Euro Stoxx 50 lascia sul terreno il 22,94%.
La politica monetaria aggressiva della BCE non ha quindi sostenuto il comparto bancario come ci si potrebbe aspettare e diversi analisti ritengono che gli aumenti del costo del denaro siano già stati scontati dai prezzi degli istituti di credito, che stando alle stime di UBS vedrebbero un aumento degli utili pre-provvigioni del 7% per ogni 50 punti base di incrementi del costo del denaro.
Gli esperti sono divisi rispetto a quanto potrebbe accadere al settore: alcune opinioni evidenziano come le banche del Vecchio Continente presentino una forte qualità degli attivi per contrastare i rischi di recessione e che presentino multipli interessanti in un contesto di istituti centrali più aggressivi. Altri evidenziano invece come vi siano rischi in merito all’aumento delle insolvenze in vista di una recessione sempre più probabile e dall’elevato possesso di debito periferico.
In questo quadro, negli scorsi giorni il vicepresidente della BCE, Luis de Guindos, ha affermato come le banche dell’Eurozona siano destinate a soffrire per l’impatto dell’aumento dei tassi sulle imprese e a causa del rallentamento economico.
Le previsioni di Bloomberg evidenziano comunque come l’EuroStoxx Banks dovrebbe vedere un incremento degli utili per azione da 11,54 euro del 2021 a 15,57 euro nel 2024. Entro quest’anno, i ricavi torneranno sui livelli che non si vedevano dal 2017. Per il listino bancario inoltre, dei 21 analisti censiti da Bloomberg che lo seguono, 15 forniscono un giudizio buy, 6 hold e nessun sell. Il prezzo obiettivo a 12 mesi è a 113,32 punti, oltre il 44% in più rispetto ai livelli attuali.
Vediamo quindi cosa si attendono gli analisti per le prime tre banche dell’EuroStoxx Banks per capitalizzazione: BNP Paribas (52,50 miliardi di euro), Banco Santander (40 miliardi di euro) e ING Groep (32,45 miliardi di euro). Stando alle previsioni di Tikr sugli utili netti normalizzati, il primo istituto vedrà il dato passare dai 9,01 miliardi di euro nel 2021 a 10,57 miliardi nel 2025, il secondo da 8,65 a 10,15 miliardi e il terzo da 4,78 a 5,73 miliardi di euro. Guardando invece ad Intesa Sanpaolo, la misurazione dovrebbe passare da 5,19 a 6,16 miliardi.
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A cura di Vontobel Certificati