Certificati, da Bnp Paribas una serie di Mini Future sui titoli di Stato

BNP Paribas amplia ulteriormente la sua offerta con l’emissione della prima serie di Mini Future Certificate sui titoli di Stato italiani, tedeschi e americani a dieci anni.

In un contesto caratterizzato dal rischio di recessione e da un’inflazione che ad ottobre ha raggiunto il 10,7% in Europa e il 7,7% negli Stati Uniti, le banche centrali dei principali hanno intrapreso una politica di rialzo dei tassi per contrastare i rischi di recessione: da inizio anno, la Fed ha infatti portato il livello dei tassi nella forchetta compresa tra il 3,75% e il 4%, mentre la BCE ha portato il tasso principale al 2%. Il rapido aumento dei tassi di riferimento messo in capo da FED e BCE ha causato un forte deprezzamento del mercato obbligazionario, che è andato a colpire anche i portafogli più prudenti.

Per consentire agli investitori di prendere posizione sui tassi d’interesse, BNP Paribas ha lanciato una nuova gamma di Mini Future Certificate negoziabili sul SeDex di Borsa Italiana che permettono di investire a leva sia al rialzo (Mini Future Long) che al ribasso (Mini Future Short) sui titoli di stato con un investimento iniziale ridotto e spread denaro/lettera contenuto; inoltre, il prezzo di questi strumenti non è influenzato dalla volatilità implicita. Grazie alle loro caratteristiche, questi strumenti sono particolarmente adatti a perseguire strategie di copertura del portafoglio.

Tra i principali vantaggi offerti dai Mini Future Certificate, la possibilità di amplificare i movimenti del sottostante grazie all’utilizzo della leva finanziaria, che consente all’investitore di impiegare solo una parte del capitale che avrebbe dovuto utilizzare nel caso di un investimento diretto nel sottostante e senza problemi di marginazione. Il resto del capitale, pari allo Strike, è infatti messo a disposizione dall’emittente. Questi Certificate si caratterizzano, inoltre, per la presenza di un livello di Knock-out che funziona come un meccanismo di stop loss automatico, per cui non è possibile perdere oltre il capitale investito. Inoltre, a differenza dei certificate “a leva fissa”, questi strumenti si caratterizzano per l’assenza dell’effetto compounding: la leva dei Mini Future varia infatti in funzione delle variazioni del sottostante, mentre rimane costante per i leva fissa.

Il prezzo del Mini Future Long riflette la differenza tra la quotazione del sottostante e il livello dello strike, ovvero il valore del sottostante stabilito all’inizio della vita del prodotto che determina l’effetto leva, diviso per parità ed eventuale tasso di cambio. In maniera speculare, per calcolare il prezzo dei Mini Future Short si considera la differenza tra lo strike e la quotazione del sottostante, diviso per parità ed eventuale tasso di cambio. La perdita massima di un investimento in Mini Future non potrà comunque mai essere superiore al capitale investito. Questo grazie alla presenza del livello Knock-Out, valore che, una volta raggiunto, causa l’estinzione del Mini Future stesso.

La nuova gamma su Titoli di Stato conta oggi complessivamente 27 Mini Future di cui 5 Mini Long sul BTP, 11 complessivi sia in versione short che long sul Bund Future e infine 11 prodotti con entrambe le facoltà legati al T-Note americano.

Nevia Gregorini, Head of Exchange Traded Solutions di BNP Paribas Corporate & Institutional Banking, ha commentato: “Siamo orgogliosi di aver ampliato ulteriormente la nostra offerta con i Mini Future su BTp, Bund e T-Note – unici prodotti a leva variabile sul mercato, che permettono agli investitori di puntare sul rialzo/ribasso dei tassi d’interesse e di effettuare coperture di portafogli obbligazionari”.

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