Btp, un tris di guadagni

I titoli di Stato sono i più facilmente acquistabili e di semplice lettura, in quanto si basano sui tre elementi fondamentali: durata, cedola e prezzo di mercato, dai quali scaturisce immediatamente il rendimento previsto all’atto del rimborso finale. Come scrive Affari&Finanza, nulla vieta che il titolo stesso possa essere venduto anzitempo, con prospettiva di un discreto guadagno in conto capitale.

La squadra è su tre pilastri, Francia, Germania e Italia, così come le scadenze prese in considerazione: biennale, quinquennale e decennale. In queste confronto sarebbero premiati i Btp del Tesoro italiano, ma in una diversificazione il rendimento degli altri due emittenti risulterà inferiore a fronte di un miglior grado di affidabilità, grazie soprattutto al minore debito pubblico complessivo.

In generale la tensione è alta, per un ulteriore e marcato aumento del tasso di riferimento negli Stati Uniti potrebbe spalancare la porta ad una recessione in gran parte dell’Occidente.

Ma come prepararsi ad affrontare il futuro? Ad esempio, orientando la componente obbligazionaria, in seno al portafoglio titoli, verso le emissioni a cedola fissa con durata due, cinque e dieci anni, per coglierne i frutti migliori tra dodici o diciotto mesi, quando non sarà da escludere un ritorno alla normalità dei costi delle materie prime e dei relativi aggravi a carico di imprese e famiglie. Momento in cui la politica restrittiva dei tassi d’interesse da parte delle banche centrali potrebbe avere esaurito il proprio compito.

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