Asset allocation, oro: meglio se sostenibile

HANetf, prima piattaforma white-label indipendente di ETF ed ETC in Europa, ha dato vita ad una nuova ricerca che ha coinvolto direttamente investitori istituzionali e Wealth Manager provenienti da Germania, Svizzera, Italia e Regno Unito, con un attivo in gestione complessivo di 67,1 miliardi di dollari.

I dati raccolti mostrano che gli investitori professionali aumenteranno la loro esposizione all’oro, grazie all’ottimismo che aleggia sul suo prezzo nel medio-lungo termine e alla necessità di avere una copertura contro l’inflazione. In particolare, la ricerca rileva che l’89% degli investitori istituzionali e Wealth Manager si concentreranno maggiormente sugli investimenti in oro: un quarto circa (25%) con un drastico aumento dell’esposizione; più di due terzi (67%) afferma che l’attuale prezzo dell’oro è attraente in un’ottica di medio-lungo termine, mentre il 68% sostiene che la domanda è stimolata dal ruolo dell’oro come copertura contro l’inflazione. Quasi la metà (49%) sottolinea il suo ruolo di copertura contro la volatilità, mentre solo il 16% afferma che l’oro contribuisce alla diversificazione.

La domanda degli investitori professionali è stata sostenuta dai continui acquisti da parte delle banche centrali e dalla forte domanda retail. Circa l’83% prevede che gli acquisti di oro da parte delle banche centrali rimarranno elevati anche nel prossimo anno, mentre solo il 57% ritiene che la domanda di oro da parte degli investitori retail rimarrà elevata.

Secondo questo nuovo studio, inoltre, emerge come nei prossimi due anni gli strumenti di investimento in oro che non presentano forti credenziali ESG perderanno fondi a favore dei rivali specializzati sull’approvvigionamento responsabile e sostenibile del metallo giallo. Due investitori professionali su cinque prevedono infatti un drastico aumento dei trasferimenti verso i fondi con credenziali ESG solide e circa l’80% degli investitori istituzionali e dei Wealth manager intervistati dichiara di essere alla ricerca di fondi e società responsabili e sostenibili.

L’attenzione posta dagli investitori istituzionali sulle modalità di approvvigionamento e di estrazione dell’oro sta cambiando rapidamente, muovendosi in una direzione sempre più green, così come i due strumenti tematici sull’oro distribuiti sulle principali Borse europee grazie a HANetf.

The Royal Mint Responsibly Sourced Physical Gold ETC, dal suo lancio nel 2020 ha superato il 750 milioni di dollari di asset in gestione, determinando una crescita da inizio d’anno del 133.8%. RMAU è stato il primo prodotto ad essere garantito da The Royal Mint e il primo ETC sull’oro ad essere lanciato in partnership con una zecca sovrana europea. Fornisce agli investitori un’esposizione all’oro garantito al 100% dai lingotti conformi agli standard Good Delivery della London Bullion Market Association (LBMA), e in parte provenienti da oro riciclato al 100%, custoditi presso i caveau di The Royal Mint a Cardiff.

AuAg ESG Gold Mining UCITS ETF è stato il primo ETF europeo focalizzato sull’estrazione sostenibile dell’oro. Offre una esposizione ad un paniere equamente ponderato di 25 società sottoposte a screening ESG che operano nel settore dell’estrazione dell’oro.

Hector McNeil, co-CEO and co-fondatore di HANetf ha dichiarato: “Gli investitori professionali riconoscono sempre di più la necessità di focalizzarsi sull’aspetto sostenibile degli investimenti in oro. Noi di HANetf siamo stati in prima linea nella creazione di soluzioni più sostenibili per gli investitori in oro e l’ETC che gestiamo, creato in collaborazione con The Royal Mint, è stato il primo a introdurre lingotti d’oro riciclato, il quale ha un’intensità di carbonio inferiore di circa il 90% rispetto all’oro estratto. Inoltre, il nostro ETF sull’estrazione sostenibile dell’oro contribuisce a incoraggiare un settore altamente inquinante a diventare sempre più green e ci auguriamo che gli investimenti in oro siano sempre più allineati ai valori e ai requisiti ESG voluti oggi dagli investitori“.

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