Certificati: Vontobel conquista il secondo posto sul SeDeX per turnover

In controtendenza rispetto a un 2022 complesso per il SeDeX – che ha segnato un -29,7% rispetto al 2021- Vontobel ha saputo ricavarsi uno spazio crescente, posizionandosi come 2° emittente in Italia per volumi scambiati su questo segmento, con una quota di mercato del 18,8% e con un controvalore intermediato di 2,39 miliardi di euro.

Su base annua, Vontobel è l’unico tra i principali player attivi sul SeDeX con numeri in termini di controvalore intermediato e numero di contratti in linea con il 2021.

Arrivata in Italia con i certificati a leva fissa a giugno 2016, Vontobel ha ampliato e rinnovato costantemente la propria gamma per venire incontro alle esigenze degli investitori e supportarli nell’affrontare il mutevole contesto di mercato. In particolare, nel 2022, la società ha ulteriormente arricchito la sua offerta con gli Strategic Certificates su Megatrend come il Metaverso, il Nucleare, la Green Technology e la Green Energy. Grazie a un periodico ribilanciamento dell’indice sottostante sulla base di criteri predefiniti che possono essere sia economici sia quantitativi e che sono coerenti rispetto al tema di investimento, gli Strategic Certificates rappresentano investimenti dinamici ed efficienti per cogliere i megatrend del mercato e rendere il portafoglio più anticiclico e quindi resiliente in fasi di mercato turbolente.

Inoltre, a ottobre 2022 la società già leader nell’offerta di certificati Cash Collect e Memory Cash Collect, ha quotato per la prima volta sul mercato una gamma di Memory Cash Collect con Maxi Coupon e con possibilità di rimborso anticipato per dare agli investitori la possibilità di pianificare al meglio l’ultimo trimestre dell’anno, aspetto molto importante considerato il contesto particolarmente complesso. In poco meno di tre mesi, i nuovi prodotti hanno raggiunto quasi nove milioni di euro di turnover.

L’ampiezza della gamma – Vontobel offre un range di prodotti e sottostanti tra più grandi d’Europa nel campo dei certificati a leva – è solo uno degli aspetti alla base di questo importante risultato raggiunto dalla società. A essa si aggiungono:

  • L’appartenenza a un gruppo finanziario solido (Cet1 18,5%, Rating Aa3), di lunga tradizione (90 anni), indipendente e quotato dal 1986 in borsa, con una forte expertise in tre differenti aree, che agiscono in modo sinergico: Asset Management, Wealth Management e Digital Investing (nella quale ricade il business dei certificate).
  • Forte focus sull’innovazione tecnologica, elemento essenziale per essere un player competitivo nel campo degli strumenti derivati quotati, alla base di un’efficiente attività di market making e della possibilità di offrire elevata liquidità agli strumenti.
  • Nel campo degli strumenti derivati quotati: player di lunga expertise (ha esordito nel mercato svizzero oltre 20 anni fa) e di dimensioni globali: con una solida presenza nei principali mercati europei (Scandinavia, Germania e Italia) e Svizzera.

Jacopo Fiaschini, responsabile Flow Products Distribution Italia ha commentato “Il 2022 ha segnato un calo dei volumi scambiati sul SeDeX, attestatesi a -29,7% rispetto al 2021 a causa anche della complessità delle condizioni del mercato. In questo contesto, i certificati a leva hanno sicuramente potuto beneficiare della volatilità sostenuta e prolungata, e il nostro posizionamento di primo piano su questo segmento ci ha permesso di raggiungere ottimi risultati, compensando in larga parte la minor performance dei certificati d’investimento. Sin dal nostro ingresso sul mercato italiano abbiamo lavorato costantemente per soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei nostri clienti in particolare sul fronte del pricing e degli spread dei prodotti. Il 2023 potrebbe presentarsi altrettanto complesso ma abbiamo le capacità e le expertise necessarie per essere sempre al fianco degli investitori”.

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