Certificati, Spectrum Markets: ecco cosa emerge dall’analisi mensile del sentiment

Spectrum Markets, il mercato paneuropeo per i certificati, ha pubblicato i dati SERIX, il sentiment degli investitori individuali europei, riferiti al mese di febbraio 2023, dai quali emerge un sentiment positivo nei confronti dei due principali indici di petrolio greggio: WTI e Brent, con valori rispettivamente pari a 105 e 102.

Il valore SERIX indica il sentiment degli investitori individuali, su una scala dove un numero maggiore di 100 segna un sentiment rialzista, mentre un numero inferiore a 100 indica un sentiment ribassista.

Negli ultimi mesi, i mercati petroliferi internazionali hanno registrato una notevole volatilità, con i prezzi che sono crollati da un picco di 120 dollari USA al barile, nel giugno 2022, a circa 80 dollari alla fine del mese scorso, a causa dei timori per la politica di rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve statunitense. Il calo del prezzo del petrolio si è verificato nonostante i problemi legati alle catene di approvvigionamento e il piano della Russia di tagliare la produzione di greggio di 500.000 barili al giorno a marzo.

L’inversione di tendenza nel sentiment, indicata dal SERIX, suggerisce che gli investitori individuali sono stati rialzisti nel breve termine, sia in previsione del raggiungimento di un minimo temporaneo dei prezzi di mercato, sia in risposta a notizie specifiche, come il recente rapporto dell’OPEC che prevede un aumento della domanda di petrolio.

Le previsioni dell’OPEC potrebbero essere basate su tre osservazioni: in primo luogo, la prospettiva di una recessione globale sembra ridimensionarsi; l’allentamento delle restrizioni legate al COVID-19 da parte della Cina porta poi a prevedere un miglioramento economico e, infine, il cartello ha previsto un ulteriore calo della produzione russa nel 2023.

“I nostri dati sugli scambi suggeriscono che gli investitori individuali europei stanno monitorando attentamente i principali mercati delle materie prime in questo momento. Reagendo agli sviluppi macroeconomici più rilevanti, soprattutto in Russia e in Cina, sembra che molti trader abbiano cercato di approfittare dei bassi livelli del prezzo del petrolio e abbiano preso decisioni di investimento per anticipare un aumento del prezzo sottostante del WTI e del Brent”, spiega Michael Hall, responsabile della distribuzione di Spectrum Markets. “Per gli investitori individuali, probabilmente il comunicato dell’OPEC non è stata una sorpresa, piuttosto una conferma delle loro stesse aspettative di mercato”, aggiunge Hall.

A febbraio 2023, sono stati negoziati su Spectrum 113 milioni di certificati. Il 35,7% degli scambi è avvenuto al di fuori dell’orario tradizionale (cioè tra le 17:30 e le 9:00 CET).

L’84% dei certificati scambiati sono stati sugli indici, il 3,7% sulle materie prime, il 9,7% sulle coppie di valute, il 2,4% sulle singole azioni e lo 0,2% sulle criptovalute; i tre principali mercati sottostanti scambiati sono stati il DAX 40 (28,4%), l’S&P 500 (21,8%) e il NASDAQ 100 (14,7%).

Osservando i dati SERIX per i tre principali sottostanti, il DAX 40 è rimasto ribassista con un punteggio di 97, l’S&P 500 è uscito dall’area ribassista passando da 96 a 101, e il NASDAQ 100 è salito da 99 a 100, entrando in area neutrale.

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