Etp: ecco cosa emerge dall’analisi mensile dei flussi di BlackRock

Ecco di seguito cosa emerge dal BlackRock ETP Landscape Report che alalizza i trend dei flussi degli ETP a livello globale relativo allo scorso febbraio.

Laura Cooper, senior macro strategist per iShares EMEA di BlackRock, ha dichiarato:”A febbraio gli investitori statunitensi hanno continuato a preferire l’azionario europeo, spinti da valutazioni interessanti, mentre nel reddito fisso l’orientamento è stato concentrato sui titoli di stato statunitensi, in particolare per il breve termine. In Europa invece, abbiamo registrato una continua allocazione al rischio, compreso il credito, con una predominanza dei flussi verso il segmento investment grade europeo a breve scadenza”.

Le principali evidenze:

  • Flussi moderati: nel mese di febbraio la raccolta globale degli ETP è stata contenuta per il quinto mese consecutivo, con flussi pari a 22,5 miliardi di dollari, contrassegnati da una riduzione degli acquisti tra azionario e reddito fisso.
  • Rallentamento per diverse asset class: i flussi azionari sono scesi da 33,3 miliardi di dollari a gennaio a 8,5 miliardi di dollari a febbraio, mentre gli acquisti sul reddito fisso da 28,6 miliardi di dollari a gennaio a 12,8 miliardi di dollari a febbraio.
  • Le materie prime mantengono la rotta: a livello di afflussi, le materie prime sono rimasti relativamente stabili a 0,8 miliardi di dollari per il secondo mese consecutivo.

L’Europa brilla in un contesto di rallentamento dei flussi

I deflussi dagli ETP azionari statunitensi (-5,5 miliardi di dollari) sono proseguiti per il secondo mese consecutivo in tutte le aree di quotazione, come accadde nel bimestre febbraio-marzo 2018.

Mentre gli investitori statunitensi confermano la diversificazione al di fuori delle esposizioni domestiche, le allocazioni azionarie quotate negli Stati Uniti non sono confluite nei mercati emergenti (EM, 0,6 miliardi di dollari), in contrasto con le tendenze di gennaio. Tuttavia, anche a febbraio si confermano i flussi per i fondi azionari europei quotati negli Stati Uniti, in linea con l’andamento globale.

Le esposizioni europee si sono posizionate al primo posto tra le allocazioni azionarie di febbraio, con 6,3 miliardi di dollari di afflussi, dopo i 7,3 miliardi di dollari aggiunti a gennaio. Gli investitori si sono orientati recentemente sull’azionario europeo, considerando i deflussi di 1,9 miliardi di dollari dell’ultimo trimestre del 2022, che hanno contribuito al record annuale negativo di 17 miliardi di dollari. In particolare, gli ETP quotati negli Stati Uniti hanno rappresentato il 56% dei flussi azionari europei a febbraio e il 72% a gennaio, ponendo le basi per il miglior trimestre dal Q2 2021, seppur gli investimenti statunitensi tendono ad essere volatili.

La convinzione si rafforza nel breve termine

A febbraio si è esaurito lo slancio dei flussi sul credito, con un calo a livello globale di 1,6 miliardi di dollari per gli ETP investment grade (IG) e di 6,7 miliardi di dollari per l’high yield (HY). I flussi sui tassi hanno indirizzato gli acquisti nel reddito fisso, con un aumento mensile di 10,9 miliardi di dollari, dominati dalle esposizioni ai Treasury statunitensi, tendenza che non si è invece registrata per gli ETP sui tassi quotati in EMEA. L’avversa propensione al rischio nel reddito fisso si è manifestata anche con deflussi dagli ETP sul debito dei mercati emergenti (-1,5 miliardi di dollari).

Il rallentamento degli investimenti sul credito è stato meno marcato per gli ETP obbligazionari quotati nell’area EMEA, con 1,0 miliardo di dollari aggiunto per il segmento investment grade IG. In particolare, la raccolta sull’IG europeo è stata guidata da esposizioni di breve durata pari a 0,7 miliardi di dollari, in controtendenza rispetto a gennaio con flussi concentrati sui titoli a durata piena. Anche il segmento HY ha raccolto 0,2 miliardi di dollari per il quinto mese consecutivo.

Approccio barbell con precisione

Il settore finanziario ha registrato il suo primo mese di afflussi significativi da ottobre, pari a 1,4 miliardi di dollari, rispetto all’andamento piatto di gennaio. In aggiunta, si sono registrati afflussi per i settori industriale (0,5 miliardi di dollari) e tecnologico (0,8 miliardi di dollari), mentre l’energy ha segnato il maggior deflusso mensile da luglio (-1,8 miliardi di dollari).

Terzo mese di deflussi invece per il settore healthcare, che chiude febbraio con un saldo negativo per 1,4 miliardi di dollari. Considerata la raccolta cumulata per il triennio 2020-22 pari a 50,2 miliardi di dollari a livello globale, i deflussi di 3,3 miliardi di dollari da inizio anno sono ben lontani dall’esaurire completamente il posizionamento. La maggior parte dei deflussi di quest’anno ha riguardato gli ETP healthcare statunitensi.

L’abbandono delle esposizioni azionarie difensive è evidenziato anche dai continui deflussi dagli ETP minimum volatility, pari a 3,7 miliardi di dollari a febbraio, a seguito dei -3,9 miliardi di dollari di gennaio. Da cinque mesi invece continuano i costanti investimenti verso gli ETP value, e la tendenza è proseguita anche a febbraio con 1,1 miliardi di dollari di afflussi.

Flussi sostenibili in aumento

A febbraio i flussi degli ETP sostenibili sono rimasti in linea con quelli di gennaio, con 5,7 miliardi di dollari aggiunti complessivamente tra esposizioni quotate negli Stati Uniti e nell’area EMEA. In Europa, il saldo della raccolta è rallentato, con afflussi di 4,1 miliardi di dollari rispetto ai precedenti 5,7 miliardi, soprattutto a causa dei minori investimenti nel reddito fisso a livello di tutte le strategie. Le esposizioni quotate negli Stati Uniti, invece, hanno registrato un aumento dei flussi a 1,5 miliardi di dollari a febbraio, contro i deflussi di 800 milioni di dollari di gennaio.

In Europa, l’azionario ha raccolto la maggior parte dei flussi degli ETP sostenibili (3 miliardi di dollari), con una preferenza per le strategie ESG best in class (1,5 miliardi di dollari) e ESG screened (1,2 miliardi di dollari). Su base regionale, le esposizioni dei mercati emergenti hanno registrato i maggiori afflussi (1,6 miliardi di dollari), trainati dalle strategie ESG best in class, seguite dalle esposizioni europee (900 milioni di dollari), trainate dalle strategie screened. I flussi europei sul reddito fisso sono stati pari a 1,1 miliardi di dollari, seppur in decelerazione rispetto ai livelli elevati del mese precedente ma in linea con febbraio 2022, con una concentrazione per le strategie ESG best in class dell’eurozona (800 milioni di dollari).

Negli Stati Uniti, i flussi di febbraio sono tornati in territorio positivo dopo due mesi di deflussi. Gli afflussi sono stati equamente suddivisi tra l’azionario (758 milioni di dollari) e il reddito fisso (783 milioni di dollari). Gli afflussi in entrambe le classi di asset sono stati guidati dalle strategie ESG tilt e ESG best in class, con la maggior parte dei flussi è stata verso le esposizioni statunitensi (1,2 miliardi di dollari).

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