Etp: raccolta globale in calo

Dal più recente BlackRock ETP Landscape Report che illustra i trend dei flussi degli ETP a livello globale relativi allo scorso marzo emergono le seguenti evidenze: 

  • Flussi in rallentamento: la raccolta globale degli ETP si è attestata a 53,0 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 65,1 miliardi di dollari di marzo, a seguito della contrazione degli acquisti sui tassi e sulle esposizioni sulle commodity.
  • Ritorno al credito: gli afflussi verso il credito hanno in parte compensato il calo degli acquisti sui tassi, portando gli flussi obbligazionari complessivi netti a 25,2 miliardi di dollari (rispetto ai 37,7 miliardi di dollari di marzo); i flussi delle commodity sono invece rimasti stabili rispetto ai 1,6 miliardi di dollari del mese precedente.
  • L’azionario si mantiene stabile: i flussi azionari sono leggermente aumentati a 26,5 miliardi di dollari rispetto ai 26,1 miliardi di dollari del mese di marzo, sostenuti dagli afflussi verso i mercati emergenti (EM) e dalle esposizioni azionarie statunitensi.

L’azionario dei mercati emergenti rimane il favorito

La raccolta azionaria dei mercati emergenti si è mantenuta in linea al dato di marzo, con 7,0 miliardi di dollari, mentre le allocazioni alle singole esposizioni EM (4,9 miliardi di dollari) hanno superato i flussi verso l’azionario EM allargato, con gli ETP quotati in APAC ancora una volta in testa. Nonostante il bilancio piatto della raccolta azionaria europea ad aprile (rispetto a 1,6 miliardi di dollari in marzo), si registra una continua allocazione all’asset class parte degli investitori statunitensi (con tre mesi di afflussi negli ultimi quattro).

In contrasto con la tendenza dell’area APAC sopra descritta, l’andamento dei flussi degli ETP azionari EM quotati negli Stati Uniti e nell’area EMEA si è orientato verso esposizioni allargate, mentre i flussi per singolo Paese sono rimasti invariati.  Da inizio anno, gli investitori internazionali hanno sempre privilegiato le esposizioni emergenti allargate, ad eccezione di gennaio, quando si è verificato una tendenza verso l’azionario cinese.

Nel mese di aprile gli ETP quotati negli Stati Uniti hanno raccolto 0,8 miliardi di dollari, compensati da 0,8 miliardi di dollari di fondi quotati nell’area EMEA. Il ritorno alle esposizioni azionarie statunitensi (12,4 miliardi di dollari) – in aumento rispetto ai 7,2 miliardi di dollari di marzo – ha contribuito a compensare l’andamento piatto della raccolta degli ETP azionari europei e giapponesi.

Ritorno al credito

Nonostante il calo dei flussi sui tassi, da 7,6 miliardi di dollari ad aprile rispetto al record di 34,9 miliardi di dollari di marzo, abbia impattato il dato della raccolta obbligazionaria complessiva, si è stato registrato un ritorno al credito. Ad aprile sono stati aggiunti 5,7 miliardi di dollari nel segmento high yield globale (HY) – il mese di maggior afflussi da novembre 2022 – e 3,4 miliardi di dollari all’investment grade globale (IG), in aumento rispetto agli 0,4 miliardi di dollari di marzo.

Per i titoli quotati in EMEA, il calo dei tassi è stato meno netto: i flussi sono scesi a 3,7 miliardi di dollari dai precedenti 5,1 miliardi, mentre la ripresa del credito ha riguardato quasi esclusivamente gli IG (2,7 miliardi di dollari), con una preferenza per i titoli in euro, in linea con la tendenza registrata da inizio 2023.

Relativamente al debito dei mercati emergenti, il dato di aprile – 1,3 miliardi di dollari – rappresenta la maggiore allocazione mensile da gennaio. Tuttavia, nel complesso, la chiara preferenza per gli EM espressa a livello azionario non si è ancora trasferita in modo significativo al debito EM.

Controllo sull’healthcare

In aprile l’healthcare ha guidato i flussi settoriali per la prima volta dal novembre 2022, con 3,2 miliardi di dollari aggiunti a livello globale. L’orientamento verso il fattore Quality è stato evidente anche a livello di flussi fattoriali da inizio anno, con 3,2 miliardi di dollari di afflussi ad aprile, in contrasto con i deflussi da Value (-1,0 miliardi di dollari) e Momentum (-0,6 miliardi di dollari). Il fattore Minimum Volatility invece ha registrato il primo mese di afflussi da inizio anno (1,0 miliardi di dollari).

I titoli finanziari (1,3 miliardi di dollari) hanno registrato il quarto mese di afflussi, anche se in leggero calo rispetto agli 1,7 miliardi di dollari di marzo. In controtendenza rispetto a quanto avvenuto finora quest’anno, gli afflussi di titoli finanziari sono stati guidati dalle esposizioni statunitensi (1,2 miliardi di dollari), con l’allocazione mensile più significativa da ottobre, mentre i titoli finanziari europei hanno registrato un calo marginale.

Dall’altra parte dello spettro, per il quinto mese consecutivo gli investitori hanno continuato a vendere i titoli energy (-0,8 miliardi di dollari), mentre i flussi del settore tecnologico sono diventati negativi (-1,0 miliardi di dollari).

Gli acquisti sostenibili tornano ad essere di tendenza

Ad aprile si è assistito a una normalizzazione degli acquisti sostenibili con una raccolta combinata di 2,9 miliardi di dollari tra Stati Uniti e Europa, dopo che l’aumento della volatilità a marzo aveva pesato sui flussi azionari. In particolari i deflussi dalle strategie sostenibili registrati a marzo (- 3,7 miliardi di dollari) hanno rispecchiato i più ampi deflussi dall’azionario in un contesto di riduzione del rischio e propensione ai titoli di Stato (asset class con ancora limitate opzioni sostenibili).

In Europa, i flussi sono cresciuti a 3,5 miliardi di dollari da 1,9 miliardi di dollari del mese precedente, con prevalenza di esposizione azionarie (2,5 miliardi di dollari). I prodotti ESG screened hanno fatto da apripista (1,2 miliardi di dollari rispetto ai 383 milioni di dollari di marzo). Anche il reddito fisso (1 miliardo di dollari) ha recuperato rispetto al dato di marzo (392 milioni di dollari), sostenuto da nuovi flussi netti verso le strategie obbligazionarie allineate ai benchmark di Parigi.

I deflussi verso i titoli quotati negli Stati Uniti sono rallentati a -512 milioni di dollari, rispetto ai precedenti -5,6 miliardi di dollari. Le esposizioni azionarie hanno registrato deflussi pari a 583 milioni di dollari, guidati dalle strategie ESG best-in-class. Gli ETP a reddito fisso quotati negli Stati Uniti hanno invece registrato acquisti netti per 71 milioni di dollari, guidati dalle strategie ottimizzate ESG.

Laura Cooper, Senior Investment Strategist di iShares EMEA di BlackRock, ha commentato: “Nel mese di aprile gli investitori hanno mostrato prudenza rispetto ai trend registrati nel primo trimestre dell’anno. Tuttavia, nel corso del mese si sono registrati flussi orientati ad asset class rischiose, guidati dalle allocazioni azionarie dei mercati emergenti accompagnate da una rinnovata propensione verso gli ETP azionari europei da parte degli investitori statunitensi. Gli acquisti sul reddito fisso sono stati più variegati, in quanto gli investitori hanno aumentato le loro allocazioni verso high yield e credito investment grade globale. Aprile si è anche contraddistinto da un rinnovato sentiment favorevole al settore bancario, con un quarto mese di afflussi per gli ETP finanziari, guidati dagli Stati Uniti”.

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