Etf, banche e paesi emergenti emergenti, il peggio è passato

A mano a mano che la situazione economica internazionale si complica diventa progressivamente più difficile comprendere le dinamiche retrostanti le ampie oscillazioni che quotidianamente osserviamo sia sugli Etf che gli Etc.

Per quanto riguarda le materie prime è necessario sottolineare come esse siano sottostanti che di natura tendono a subire forti variazioni anche nel breve periodo, di conseguenza ciò che accade in questo periodo non suscita particolari perplessità.
Gli indici  e di conseguenza gli etf ad essi legati, grazie alla diversificazione, dovrebbero essere meno soggetti a fenomeni di questo genere.
Nonostante ciò quello a cui stiamo a ssistendo è un vero e proprio esempio della  volatility clustering  caratteristica dei periodi di recessione.

Esempi lampanti  sono DB X-T. MSCI EM Latam TRN Index ETF (+6.1%) e il DB X-T. DJ Stoxx 600 Banks ETF (+4.88%), entrambi i macrosettori sono in questo periodo sottoposti a grossi stress, il primo perché il rallentamento dell’economia globale colpirà in maniera forte i paesi che maggiormente basano la propria ricchezza sulle esportazioni, il secondo per le ben note vicende di questi giorni. Nel momento in cui i prezzi azionari subiscono veri e propri crolli, si innescano una serie di meccanismi di copertura per cui il prezzo tende nel giorno successivo a rimbalzare.

In questo momento non è possibile definire in maniera oggetiva i tempi che ci di separano dalla ripresa, tuttavia è ragionevole pensare  che il fondo sia stato toccato e che nonostante le difficoltà che si presentano, la ripresa non sia lontana.

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