Secondo quanto riportato da Bloomberg l’Australia sarebbe pronta ad approvare la quotazione di una serie di Etf su sul Bitcoin spot entro la fine del 2024 sull’ustralian Securities Exchange (ASX), la Borsa di Sydney.
In questo momento sull’ASX non sono listati Etf su Bitcoin o Ethereum spot. Ma al momento esistono già alcune domande di emissione che sono state presentate nei mesi scorsi, e che quindi sono in attesa di essere approvate. Uno dei richiedenti è VanEck, che ha già lanciato un prodotto simile sul Cboe di Chicago.
L’impatto sul prezzo del Bitcoin dell’approvazione degli ETF in Australia
Così come per il lancio sulla borsa di Hong Kong, l’impatto sul prezzo del Birtcoin del lancio degli ETF in Australia potrebbe essere limitato, come fatto notare da Cryptonomist.ch: il punto chiave è la dimensione del target di queste iniziative, e in particolare i capitali che saranno effettivamente in grado di attrarre.
Ad esempio i cinesi che vivono nel grosso della Cina, la cosiddetta mainland, non potranno accedere agli ETF su BTC spot listati sulla borsa di Hong Kong, che quindi saranno appannaggio solamente dei residenti ad Hong Kong o dei fondi locali.
Qualcosa di simile potrà valere anche per la Borsa di Sidney, che risulta essere frequentata principalmente da australiani.
A dire il vero gli australiani sono decisamente di più degli abitanti di Hong Kong, ma con un PIL pari a meno di un decimo di quello degli USA, e circa un decimo di quello della Cina, è difficile che possano giocare un ruolo rilevante in questo mercato.
Tuttavia qualora dovessero attrarre un volume di capitali pari a circa un ventesimo di quelli attratti dalle borse USA sugli ETF su Bitcoin potrebbero comunque riuscire ad avere un minimo di impatto anche sul prezzo, ma non rilevante.