Nuovi Etf short e long per Lyxor

Giovedì 9 ottobre Lyxor quoterà su Borsa Italiana due nuovi Etf.

Si tratta del Lyxor ETF Short Strategy Europe legato al DJ STOXX 600, uno strumento short che permette di guadagnare dai ribassi del mercato azionario europeo, e del Lyxor ETF MSCI EMU, uno strumento long sull’azionario area euro.

Il Lyxor ETF Short Strategy Europe è il primo Etf che consente di prendere una posizione corta sull’indice rappresentativo della 600 azioni europee più liquide e capitalizzate, che beneficia di un rendimento supplementare pari a 2 volte il tasso EONIA, a cui vanno detratti i costi per il prestito titoli che lo strumento paga per la copertura delle posizioni corte e attualmente tale rendimento aggiuntivo rende quasi l’8% all’anno.
 
Questo replicante, che ha un costo di gestione annuo dello 0,40%, risulta ideale per quei clienti che intendono implementare strategie corte senza utilizzare derivati e senza incorrere nelle problematiche delle normative europee sullo short selling.

“Inoltre, in un contesto di ribasso dei corsi azionari, – commenta Marcello Chelli (nella foto a destra), responsabile Etf della società francese – questo prodotto può essere utilizzato anche per la copertura del proprio portafoglio azionario o per implementare strategie long-short qualora lo si abbini a uno (o più) dei 18 Etf settoriali sul DJ STOXX 600 emessi da Lyxor”.
 
Mentre, per quanto riguarda il Lyxor ETF MSCI EMU, questo prodotto replica invece l’indice MSCI EMU, composto da circa 295 titoli appartenenti ai 12 Paesi dell’area euro. Questo Etf vuole essere un’alternativa ai tradizionali replicanti sull’indice DJ Euro Stoxx 50, perché è in grado di offrire una significativa diversificazione.

In questo Etf, che ha un costo di gestione annuo dello 0,35%, le 5 nazioni più rappresentate sono Francia, Germania, Spagna, Italia e Olanda, mentre i settori più rilevanti sono Banks, Utilities, Industrial Goods & Services, Oil & Gas, Insurance. Mentre, le 5 società con il peso maggiore sono Total SA, E.On AG , Telefonica, Banco Santander e Nokia.

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