Certificates, barriere infrante e sottostanti a rischio

Bluerating.com: Dato il periodo generalizzato di crisi dei mercati finanziari, tra le tante tipologie di certificati come Twin Win, Bonus, Equity Protection, Outperformance, quali consiglierebbe a un risparmiatore in questo momento?
Giangrande: Credo che la scelta del certificato dipenda soprattutto dalla propensione al rischio del risparmiatore. Qualora questa sia bassa, sicuramente sono gli Equity Protection ad offrire maggiore sicurezza agli investitori perché prevedono un livello di rimborso minimo prestabilito anche in caso di perdite consistenti dell’indice o dell’azione sottostante. Prodotti come Twin Win e Bonus consentono normalmente di trarre maggiori profitti rispetto all’Equity Protection in caso di mercati laterali o leggermente al ribasso, ma è particolarmente importante fare attenzione alla barriera. Molte barriere di prodotti già emessi sono state raggiunte: questo significa che le opportunità offerte dal prodotto sono mutate e non più così convenienti come al momento di emissione. Infine, per coloro che credono in una forte ripresa dei mercati e che hanno un’elevata propensione al rischio gli Outperformance Certificate sono sicuramente più interessanti, perché offrono una partecipazione ai rialzi dell’attività sottostante superiore al 100%, ma al contempo non offrono alcuna protezione ai ribassi.

Bluerating.com: Nell’ultimo periodo quali certificati hanno registrato performance soddisfacenti?
Giangrande: Oltre agli Equity Protection che hanno dimostrato di proteggere molto bene il capitale degli investitori, sono due i certificati che sono stati in grado in questo contesto di mercato di generare performance positive: il Reverse Bonus sul DAX che per come è strutturato si avvantaggia dei ribassi dell’indice sottostante e l’Alpha Express China vs Emerging Markets che ha premiato con un rimborso anticipato la migliore performance del mercato azionario cinese (seppur negativa in assoluto) rispetto agli altri mercati emergenti, scelti in fase di emissione e cioè Russia, Sudafrica e Turchia.
 
Bluerating.com: In caso di default di una delle azioni italiane sottostanti al certificato. In quali rischi possono incorrere i risparmiatori?
Giangrande:
Dipende da come è strutturato il prodotto. L’equity protection ad esempio protegge l’investitore, pagando a scadenza il livello di protezione anche in caso di default del titolo sottostante. Per i prodotti che non prevedeno una protezione del capitale l’emittente liquiderà l’equo valore di mercato del titolo calcolato al momento della scadenza, equo valore che in caso di default potrà essere molto vicino allo zero.

Bluerating.com: Molti certificati puntano sui principali titoli finanziari italiani come UniCredit, Generali, Fiat, Intesa Sanpaolo che però hanno subito pesanti ribassi nelle ultimi settimane, ma anche titoli come Eni e Enel, che, invece, hanno retto alla crisi. Nei prossimi mesi su quali sottostanti le società emittenti punteranno?
Giangrande:
Noi riteniamo che al momento sia più prudente puntare su indici, invece che su azioni. Questi infatti presentano un maggior grado di diversificazione e quindi sono generalmente meno volatili. Chiaramente bisogna fare molta attenzione anche alla scelta dell’indice: quelli rappresentativi dei mercati emergenti ad esempio hanno sofferto molto di più in termini di volatilità e performance durante la crisi rispetto ad esempio all’S&P500 e al DJ Eurostoxx50.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!