Etp: record storico di afflussi mensili guidati dall’azionario Usa

A novembre l’industria globale degli ETF ha segnato un nuovo record storico con afflussi mensili di 204,6 miliardi di dollari, concentrati sull’azionario statunitense. La maggior propensione al rischio espressa nel corso del mese, con investimenti azionari Usa a quota 149,2 miliardi di dollari, deriva dal chiaro risultato delle elezioni statunitensi, da una stagione degli utili superiori alle attese e da un maggiore divario nel quadro macro e azionario tra la performance statunitense ed europea”. A farlo notare è Karim Chedid, Head of Investment Strategy iShares EMEA di BlackRock.

Nel dettaglio dal BlackRock ETP Landscape Report di novembre emergonole seguenti principali evidenze:

  • Nuovo record storico di afflussi mensili: gli acquisti sull’azionario statunitense (149,2 miliardi di dollari) hanno portato i flussi complessivi degli ETP di novembre a segnare nuovo massimo storico pari a 204,6 miliardi di dollari.
  • Azionario al comando: i flussi azionari per 163,0 miliardi di dollari hanno compensato i minori acquisti mensili degli ETP sul reddito fisso (35,1 miliardi di dollari a novembre rispetto ai 49,9 miliardi di dollari di ottobre) e i flussi sulle materie prime che sono diventati negativi per la prima volta da aprile (-3,6 miliardi di dollari).
  • Ciclici statunitensi in testa: i flussi degli ETP sulle small cap statunitensi (14,4 miliardi di dollari), le mid cap (9,1 miliardi di dollari) e i finanziari (7,7 miliardi di dollari) hanno registrato una crescita mese su mese, in linea a quanto osservato dopo le elezioni del 2016, mentre i flussi registrati dalle large cap (86,0 miliardi di dollari) hanno guidato gli acquisti complessivi.

Focus sull’azionario Usa

Le avvenute elezioni americane e il chiaro risultato espresso si sono rivelati un catalizzatore per l’interesse degli investitori verso l’azionario statunitense, con un record di afflussi globali nel mese di novembre a 149,2, contribuendo al massimo storico di raccolta mensile degli ETP (204,6 miliardi di dollari). A novembre è stato superato il precedente record di dicembre 2023 (145,9 miliardi di dollari), con la maggioranza dei flussi in ingresso registrati dopo le elezioni: dall’inizio dell’anno al 4 novembre i flussi erano a quota 547 miliardi di dollari, per poi accelerare a 690 miliardi di dollari a fine mese.

Gli Stati Uniti si sono rivelati la principale area di allocazione azionaria a novembre, deflussi invece per l’azionario giapponese (-2,9 miliardi di dollari), europeo (-5,1 miliardi di dollari) e i mercati emergenti (-3,8 miliardi di dollari), concomitanza di saldo mensile negativo per le tre diverse esposizioni geografiche che non si osservava da maggio 2019.

Seppur la maggior parte della raccolta azionaria statunitense è stata trainata dagli ETP quotati negli Stati Uniti (120,6 miliardi di dollari), novembre è stato anche un mese di afflussi record anche per gli ETP azionari statunitensi quotati nell’area EMEA (23,2 miliardi di dollari). In linea con il trend globale, i flussi delle large cap statunitensi hanno orientato gli acquisti nell’area EMEA (18,9 miliardi di dollari), con una ripresa dei flussi verso i titoli finanziari statunitensi (1,4 miliardi di dollari), le small cap (3,1 miliardi di dollari) e le mid cap (1,1 miliardi di dollari).

I ciclici slittano

Gli investitori sembrano aver rinfrescato le allocazioni del 2016, con incrementi dei flussi rispetto al mese precedente per small, mid cap e finanziari, proprio come nel novembre 2016. La differenza principale del 2024 è stata la contestuale progressione dei flussi di large cap, 86,0 miliardi di dollari rispetto ai 17,9 miliardi di dollari del novembre 2016. In particolare, i flussi nelle small cap sono aumentati a 14,4 miliardi di dollari (rispetto ai 10,4 miliardi di dollari di novembre 2016). Anche i flussi verso le mid cap sono aumentati (8,7 miliardi di dollari contro 3,3 miliardi di dollari), mentre i flussi del settore finanziario sono allineati (7,7 miliardi di dollari contro 7,6 miliardi di dollari). I flussi del settore healthcare si confermano negativi (-0,9 miliardi di dollari), a differenza degli afflussi di novembre 2016 (3,3 miliardi di dollari). Anche a livello di strategie fattoriali, i flussi mostrano una chiara inclinazione ciclica, segnando il record mensile per gli ETP momentum (4,8 miliardi di dollari), mentre i flussi value sono saliti a 2,1 miliardi di dollari, il mese di maggior raccolta dal record di 8,2 miliardi di dollari di maggio 2022.

Fuori l’oro

A novembre le commodity segnano un saldo negativo, guidato dalle vendite sull’oro per 1,9 miliardi di dollari, oltre a deflussi anche su altre esposizioni. Da inizio anno la raccolta sull’oro è scesa a 2,3 miliardi di dollari, senza aver ancora recuperato gran parte delle vendite del periodo 2021-2023. I flussi sui tassi sono scesi a 4,4 miliardi di dollari, il livello più basso da gennaio 2024 (3,9 miliardi di dollari), mentre gli acquisti sul credito investment grade (IG, 5,1 miliardi di dollari) e high yield (HY, 3,7 miliardi di dollari) sono diminuiti anche a livello complessivo. I flussi sul debito dei mercati emergenti (EMD) si confermano negativi per il secondo mese consecutivo (-1,7 miliardi di dollari), con un andamento dei flussi degli ETP quotati nell’area EMEA un po’ più sostenuti (si veda la sezione “Flussi degli ETP in EMEA”).

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