Etf, tra i paesi emergenti regna l'anarchia

Tra gli Exchange Traded Funds (ETF) regna l’anarchia, soprattutto a causa dell’alta volatilità dei mercati nei quali gli stessi investono.

Stiamo parlando dei paesi che fanno parte del cosiddetto BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), dei paesi del Far East come la Korea e Taiwan, e dei paesi dell’ America Latina. Questi mercati hanno conosciuto in seguito alla crisi corrente delle performance a dir poco altalenanti.

Entrando nel merito, l’iShares II FTSE Bric 50 nella seduta del 21 novembre è stato il migliore con un rialzo del + 8,25%, seguito dall’iShares II FTSE Bric 50 Usd che ha fatto registrare il + 8,13%. Il crollo del Brasile è stato compensato dalla risalita degli indici indiano e cinese, che hanno così portato a delle performance così positive.

Guardando agli Etf con performance negative al primo posto, per così dire, troviamo l’iShares MSCI Brazil Usd che ha ceduto il – 9,57%. Male anche il Lyxor ETF Msci Korea (- 9,08%) e l’ iShares II MSCI Latin America Usd (- 7,77%). L’indice brasiliano ha perso il – 6,45%, continuando sul suo trend negativo.

Tra gli Exchange Traded Commodities (ETC), cali paurosi di tutti gli energetici, petrolio e gasolio in testa. L’unico a salvarsi è il gas naturale che guadagna il + 4,24%. Benissimo l’oro, con rialzi superiori al 7%.
 

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