Ora la Cina fa shopping di FinTech negli Usa

La cinese Ant Financial Services Group, il braccio finanziario di Alibaba, ha recentemente acquisito l’americana EyeVerify Inc, startup che ha sviluppato una tecnologia di autenticazione biometrica.

Ant Financial è nata nel 2004 come Alipay, il sistema di pagamento online sviluppato dall’allora “piccola” Alibaba e di fatto copia di PayPal.

Da allora l’azienda si è ampliata ed è diventata un vero e proprio impero finanziario che offre i servizi più disparati, dall’Internet Banking al Credit Rating.

Nel 2011 è stata scorporata da Jack Ma dal resto del gruppo; a inizio del 2016 ha raccolto finanziamenti per 4.5 miliardi di dollari, che le riconoscono una valorizzazione di 60 miliardi di dollari, rendendola la più grande FinTech cinese e probabilmente del mondo.

Eric Jing, presidente della società, ha detto (in una intervista al China Daily ai primi di settembre) che Ant Financial spera di replicare il successo avuto in Cina anche nel resto del mondo e ha l’obiettivo di raggiungere i due miliardi di utenti entro 10 anni.

Per fare questo è necessario un respiro internazionale e tanta tecnologia “più” all’avanguardia degli altri, da qui le acquisizioni.

Come dice il nome stesso dell’azienda, EyeVerify utilizza immagini del bulbo oculare umano per sbloccare servizi e applicazioni da smartphone o altri device forniti di telecamera.

In un comunicato, la società dice che continuerà a operare come società indipendente, rimanendo basata a Kansas City nel Missouri, benché posseduta al 100% dal Ant Financial.

Da un rapporto di Bloomberg, che a sua volta cita una persona vicina al dossier, all’inizio del 2016 le due società hanno stipulato un accordo di licenza con cui Eyeprint ID è stato integrato nel sistema di autenticazione della piattaforma di pagamento di Ant Financial. Accordo che poi si è evoluto nell’acquisizione dal valore di circa 70 milioni di dollari.

Jason Lu, responsabile della gestione rischi di frode in Ant Financial, ha affermato:

“L’acquisizione di EyeVerify è parte fondamentale del nostro sforzo (..) per migliorare continuamente la fiducia, la sicurezza e l’esperienza degli utenti”.

Ed ha continuato: “Si tratta di un ampliamento importante dei nostri sforzi per accelerare l’adozione diffusa di pagamenti sicuri da mobile e ci permette di migliorare la nostra gestione globale dei rischi”.

In realtà, dallo stesso rapporto di Bloomberg si legge che l’intenzione non è solo di applicarlo ai propri sistemi, adesso diffusi in Cina e altri paesi limitrofi, ma anche di usarlo per entrare nel mercato americano e internazionale.

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