Sicurezza informatica, quasi tutte le banche hanno subito un attacco negli ultimi 5 anni

I Lloyd’s – il mercato assicurativo e riassicurativo per i rischi speciali -hanno promosso un‘indagine che rileva come nel settore bancario e finanziario la sicurezza dei dati informatici è oggi di responsabilità dei vertici aziendali: per il 47% delle aziende è il Ceo ad avere diretta responsabilità sulla sicurezza informatica. Tuttavia molte aziende europee attive nel settore bancario e finanziario sottovalutano ancora il potenziale impatto sul business di un attacco informatico, infatti solo il 18% delle aziende ritiene di poter avere una perdita di clientela a causa di questo.

L’indagine dei Lloyd’s “Facing the Cyber Risk Challenge”, che ha preso in esame i comportamenti dei leader di business europei sulla sicurezza informatica, ha rivelato che sebbene l’87% delle aziende bancarie e finanziarie abbia già subito una violazione informatica negli ultimi cinque anni, soltanto il 46% teme ne possa accadere un’altra in futuro. Secondo l’Amministratore Delegato dei Lloyd’s, Inga Beale, i risultati dovrebbero servire da monito per le aziende che si considerano preparate per far fronte ai rischi informatici e agli impatti per le loro aziende.

“È rassicurante”, ha dichiarato Inga Beale, “sapere che la responsabilità per il rischio cyber è nelle mani dei vertici aziendali ma risulta chiaro che troppe aziende sottovalutano i pericoli derivanti da una violazione informatica che potrebbero avere gravi conseguenze. Purtroppo non viviamo più in un mondo nel quale è possibile prevedere questo genere di rischi; quello che importa è come questi rischi vengono gestiti e come ci si prepara ad affrontarli per proteggere l’attività aziendale e soprattutto i dati dei vostri clienti. Come dimostrato da eventi recenti, ottime reputazioni guadagnate con il lavoro di anni possono svanire in un secondo se non sono stati implementati piani adeguati di protezione”.

Inga Beale ha sottolineato che l’industria assicurativa può svolgere un ruolo chiave nel sostenere le aziende in questo scenario, non solo con la copertura per le perdite finanziarie ma nel supportarle a far fronte alla nuova regolamentazione europea e nella gestione delle collegate potenziali problematiche di reputazione.

“La nuova regolamentazione europea prevede che le aziende siano più reattive, rispetto al passato, rispetto ai tema dei rischi informatici e alla protezione dei dati. Le compagnie di assicurazione mettono a disposizione molto di più che la sola copertura assicurativa; offrono un servizio completo che può indirizzare le aziende verso i nuovi obblighi di regolamentazione per proteggere i loro clienti ed il loro brand.”

Con il recepimento del Regolamento Generale per la Protezione dei Dati (GDPR), le organizzazioni che gestiscono dati di cittadini europei saranno obbligati a rendere note entro 72 ore le eventuali perdite di dati e potranno essere soggette a sanzioni fino a 20 milioni di euro, qualora non si adoperino per attivare sistemi di protezione dei dati. Nonostante questo, ben il 53% dei leader delle aziende bancarie e finanziarie afferma di non aver pienamente compreso le implicazioni potenziali del GDPR sui loro business.

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