Microsoft “ri-entra” nella PA cinese

Come in tutto il mondo, anche in Cina Windows di Microsoft è il sistema operativo più diffuso. Tuttavia nel maggio del 2014, il Governo ha vietato l’installazione di Windows 8 [e successivi] sui computer governativi, dopo che la Microsoft aveva smesso di fornire aggiornamenti di sicurezza e supporto tecnico per il vecchissimo Windows XP in una mossa tesa a incoraggiare l’adozione di versioni di Windows più nuove più sicure.

Questo, e il timore del cyberspionaggio dopo lo scandalo Edward Snowden, hanno portato grande parte dell’amministrazione pubblica cinese a dotarsi di sistemi operativi di sviluppati localmente andando però incontro a problemi di instabilità e non compatibilità con la gran part degli altri software commerciali.

Finalmente la “soluzione cinese” è arrivata!

Lo scorso martedì [20 settembre 2016] Microsoft ha annunciato ufficialmente la creazione di una joint venture con la società di Stato cinese China Electronics Technology Group, con l’obiettivo di introdurre una versione customizzata del sistema operativo Windows 10 nel mercato degli appalti pubblici cinesi.

La nuova JV, denominata C&M Information Technologies, è naturalmente al 51% cinese.

Xiong Qunli, già a capo della China Electronics Technology Group, sarà il presidente della nuova JV e ne terrà il controllo è la supervisione.

Il progetto è comunque in linea con il piano di Microsoft di espandere la propria presenza in Cina, anche a costo di compromessi che altri non hanno voluto accettare, come Google che è completamente “bannato” dal Paese.

Wang Xiujun, vice direttore del Internet Regulator and Cyber Amministration cinese, ha detto che la JV è “un eccezionale esempio di situazione win-win in cui le aziende cinesi e stranieri collaborano in materia di innovativa”.

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