Il mercato dei capitali ha fame di PMI italiane, Epic le chiama a raccolta online
Per questo motivo Epic ha deciso di lanciare una “call” agli imprenditori disposti a ricevere l’investimento in equity o in obbligazioni nelle loro aziende.
A contraddistinguere la call è il metodo utilizzato. Rispetto alla consueta telefonata in ufficio, Epic ha previsto un metodo standard tramite la predisposizione di un modulo online accessibile dal suo sito (www.epic.it) fino al 7 dicembre.
Epic ha raccolto anche le preferenze degli investitori in termini di settore, livello di rischio, ammontare dell’operazione, dimensione e indicatori economici delle aziende. Al momento sono solo escluse le imprese che operano nei settori real estate, finanziario e gioco d’azzardo.
I requisiti minimi delle imprese interessate ad incontrare gli investitori della community per operazioni di debito (ad es. emissione di minibond) sono:
- ultimo bilancio certificato (o impegno a certificarlo prima della conclusione dell’operazione richiesta),
- EBITDA pari o superiore a 2 milioni di Euro,
- rapporto PFN / EBITDA inferiore a 2 (se l’EBITDA è fra 2 e 3 milioni) o inferiore a 4 (se l’EBITDA è superiore a 3 milioni di Euro),
- disponibilità a richiedere giudizio di rating da agenzia ESMA (per operazioni superiori ai 10 milioni di Euro),
- assenza di tensioni nei rapporti bancari per gli ultimi 12 mesi,
- uso dei proventi preferibilmente per sviluppo (crescita organica o tramite acquisizioni), ma anche per sostituzione linee a breve, finanziamento del circolante,
- vengono inoltre valutati i rapporti tra debiti tributari e fatturato e tra debiti previdenziali e costo del personale.
Per operazioni di tipo equity ci sarà invece una valutazione caso per caso che terrà conto di elementi quali dimensione e settore della società, indicatori economici, prospettive di crescita organica ed esterna, struttura dell’operazione proposta e uso dei proventi, operatività internazionale, struttura e aspettative della compagine azionaria (es. ingresso nuovi investitori in minoranza o maggioranza, ricambio generazionale). In questa fase gli investitori guardano a imprese con un EBITDA minimo di 2 milioni di Euro.
Una lista selezionata di investitori ha espresso preferenze anche per imprese in “situazioni speciali” (tensione o ristrutturazione).
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