Al via anche in Italia i primi esempi di Self-Service Banking

Non solo online banking. L’interazione con la banca si fa sempre più in autonomia anche dentro le mura della filiale.

Sono infatti numerose le soluzioni tecnologiche che permettono ai clienti di compiere varie azioni in autonomia, come per esempio prenotare l’operazione bancaria che desidera effettuare, prendere appuntamento con un consulente via Internet, oppure consultare materiale informativo sui servizi e prodotti della banca.

E proprio innovazioni di questo tipo sono state al centro dell’evento Self-Service Banking Europe 2017, organizzato da RBR nel prestigioso Park Plaza Hotel di Londra.

In questa occasione iFinance ha avuto l’opportunità di scoprire le ultime innovazioni dell’azienda italiana Auriga, che a Londra ha mostrato una serie di nuove soluzioni tra cui l’uso di sistemi di video chiamata integrati al bancomat. Una novità che permette al cliente di dialogare direttamente con un consulente, sia digitale (attraverso chatbot) che umano (da remoto) al di fuori del contesto tradizionale della filiale.

Vincenzo Fiore, CEO Auriga
Vincenzo Fiore, CEO Auriga

Come ricorda il CEO Vincenzo Fiore, Auriga è tra i leader in Italia per la creazione di software omnicanale nel settore bancario. Tra le soluzioni sviluppate troviamo gestionali CRM, programmi di cash management per le filiali, app per il mobile banking, interfacce per i bancomat, totem di accoglienza in filiale, ecc.

Per Fiore, questa tecnologia non può rimpiazzare il consulente ma agevola e per di più rafforza il rapporto tra consulente e cliente. Così la tecnologia permette di liberare le risorse umane della banca dalle mansioni a basso valore aggiunto e quindi rende più efficiente e meno costosa la gestione delle filiali e dei clienti.

Ne è testimone la Banca d’Alba, prima banca di credito cooperativo in Italia per il numero di soci, che grazie alla collaborazione con Auriga ha potuto creare una strategia ibrida, tra tecnologia e risorse umane. Paolo Taricco, Communications Manager della banca, ci ha spiegato come l’approccio “glocal”, ossia l’integrazione di tecnologie globali in un contesto locale, ha permesso di ottimizzare la distribuzione di prodotti e servizi per vari gruppi demografici.

auriga-2Ad esempio, per la clientela più anziana e gli abitanti di piccole cittadine, il rapporto umano rimane essenziale e le visite in filiale (due a settimana in media) sono molto più frequenti che in città. L’uso del self-service ha permesso di ridurre i tempi d’attesa e i costi per i soci senza sacrificare la presenza fisica dei consulenti.  Questo ha avuto un grande riscontro positivo, a tal punto che la Banca d’Alba ha deciso di aprire due nuove filiali ibride nel corso dell’anno 2017, un’iniziativa che sembra controcorrente rispetto al resto del settore.

Per Auriga, ora l’ambizione è di crescere al livello internazionale, acquisire clienti più grandi ed espandere le loro soluzioni con nuovi tipi di tecnologia come il big data analytics, la biometria e i chatbot.

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