Goldman Sachs vi spiega come usare la Blockchain

Non c’è dubbio che la tecnologia Blockchain sia in un momento di grande espansione anche nel settore finanziario. Ma questo fermento è giustificato? Se lo è chiesto Goldman Sachs in un documento di 88 pagine inviato ai clienti dal titolo “Blockchain: Putting Theory into Practice”. Per chi non ne è a conoscenza, si tratta di un database distribuito che sfrutta la tecnologia peer-to-peer e chiunque può prelevarlo dal web, diventando così un nodo della rete. Una sorta di libro contabile aperto, e controllabile da tutti.È una tecnologia che elimina la necessità di costose intermediazioni e che presenta un sacco di opportunità di utilizzo.

La stessa Goldman Sachs lo spiega con questa infografica:
blockchain

Il report di Goldman Sachs, quindi, fa luce sugli aspetti pratici di utilizzo di questa tecnologia. Per esempio, in merito alla identità online di ciascuno, sarà possibile avere un ID digitale legato a recensioni e punteggio (su Tripadvisor come su Airbnb o Homeaway). Le persone possono facilmente controllare l’attendibilità in rete. Lo scarto sostanziale rispetto a come avviene oggi? Che nel caso di cattiva reputazione non sarà possibile eliminare l’account e registrarne uno nuovo, manometterli o duplicarli, perché è stato registrato sulla blockchain. Insomma, si avrebbe “una gestione sicura per le credenziali digitali”, si legge nel report.

Un altro utilizzo? La blockchain potrebbe ridurre considerevolmente i costi di negoziazioni in Borsa. “Nonostante i costi relativamente bassi delle transazioni per i titoli azionari”, spiega la stessa Goldman Sachs, “fino al 10% delle transazioni sono soggette a vari errori, dovendo in alcuni casi intervenire manualmente estendendo il tempo necessario per eseguire i trade. Applicando la Blockchain anche in questo ambito, continua la banca d’affari americana, per esempio, su azioni, pronti contro termine e prestiti, “stimiamo che l’intera industria possa risparmiare fino a 11-12 miliardi di dollari di commissioni”. Gli stessi vantaggi si potrebbero ottenere anche per il forex, commodities e derivati Otc.

Goldman Sachs si spinge anche più in là e prevede la possibilità di un rete di energia elettrica basata sulla tecnologia Blockchain condivisa tra gli utenti. “Con l’avvento di tetti solari e batterie ad alto voltaggio, ogni persona può potenzialmente diventare un provider di energia elettrica. Pensiamo che la tecnologia Blockchain possa facilitare le transazioni sicure tra gli individui”, per comprare e vendere energia agli estranei. TransActive Grid, per esempio, è una startup nata dalla joint venture tra LO3 Energy e Consensus Systems che permette proprio una condivisione di energia elettrica tra utenti della comunità iscritta alla piattaforma open source. Insomma, gli utilizzi pratici della tecnologia blockchain sono potenzialmente infiniti. E chissà che questo mondo dominato dalla “catena di blocchi” non sia troppo lontano.

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