Gli elvetici sono noti per la loro puntualità. In termini di performance, Julius Baer segue questo simpatico luogo comune. Infatti nel 2008 ha potuto contenere la pressione dell’utile netto che, con una cifra di 852 milioni di franchi svizzeri, è calato solo di un quarto rispetto alla cifra molto positiva del 2007
Il Gruppo Julius Baer, fondato nel 1890, è il principale gestore patrimoniale puro in Svizzera e focalizza esclusivamente le sue attività su private banking e asset management per clienti privati e istituzionali. A fine 2008, il volume totale dei fondi della clientela di Julius Baer ammontava a 338 miliardi di franchi svizzeri con 275 miliardi di patrimoni gestiti. A fine anno il volume totale dei fondi della clientela si è attestato a 338 miliardi di franchi svizzeri. Il clima di mercato straordinariamente avverso e il forte apprezzamento del franco svizzero hanno determinato la contrazione di un terzo dei patrimoni in gestione del Gruppo, che hanno chiuso l’esercizio a quota 275 miliardi.
Vediamo quali sono state le carte che maggiormente hanno contribuito al risultato. Julius Baer ha totalizzato una raccolta netta di nuovi fondi di 22 miliardi di franchi svizzeri, con un contributo record di 17 miliardi del private banking. La situazione di mercato particolarmente impegnativa nel comparto della gestione patrimoniale ha invece causato un deflusso netto di capitali di CHF 27 miliardi dal segmento asset management. Altra aspetto incisivo potrebbe essere stata la razionalizzazione delle risorse; a fine 2008 è stato operato un riassetto della divisione Investment Products, allo scopo di consentire un orientamento ancora più deciso della società alla clientela privata. Le funzioni di gestione patrimoniale e di clientela privata sono state accorpate nella sua organizzazione, mentre Julius Baer asset management Europe (comprendente i fondi e i mandati istituzionali a marchio Julius Baer) è stata integrata nel segmento asset management. Saremo pure in Svizzera, ma certe necessità rimangono affare condiviso.