Candover: incontro per Ferretti

Finchè la barca va, lasciala andare. Anche lo yacht. Il fondo Candover non si lamenterebbe di tale rivisitazione del noto pezzo di Orietta Berti. Speranza oltretutto condivisa dall’advisor Totschild, insieme al quale incontrerà oggi le banche creditrici del gruppo produttore di yatch di lusso Ferretti. Lo scopo dell’incontro è quello di discutere la proposta di ricapitalizzazione e ristrutturazione del debito da 1,28 miliardi, contratto ad ottobre 2006 in occasione dell’ultimo buyout del gruppo Ferretti.

Secondo quanto riportato da Milano Finanza, la proposta prevede da un lato l’iniezione di nuova finanza per 100 milioni di euro (da parte di Candover e del management) e dall’altro la conversione in equità di circa 600 milioni di debiti (tutto il mezzanino, il second lien e un terzo del debito senior). Il mezzanino verrebbe convertito nel 5% del capitale, il second lien da 120 milioni si trasformerebbe nel 10% con il 33% del debito senior che risulterebbe convertito nel 30% del capitale; a Candover ed al management andrebbe circa il 25% equidistribuito (ora Candover possiede il 50,2% mentre i manager il 39,1%), il 5% del capitale resterebbe a disposizione del piano di incentivi, mentre Permira vedrebbe la propria quota azzerata. Inoltre Candover ha chiesto la trasformazione della tranche C da 270 milioni di debito senior in Pik e la sospensione dei rimborsi dovuti per la tranche amortising. Le banche saranno disposte ad accettare questa opzione?

E così Ferretti attende il proprio destino. Navigare in acque mosse non è tipicamente l’obiettivo di ogni proprietario di yacth. Ma, per ora, i tempi dei placidi lidi di approdo tanto amati sono terminati. Per lo meno a livello di mercato.

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