E alla fine Goldman Sachs perse il tocco magico

Le ultime liste di azioni stilate dal gruppo guidato da Llyod Blankfield (nella foto) hanno mancato l’obiettivo, anzi hanno fatto peggio del mercato. 

A sottolinearlo è un articolo del New York Post che dati alla mano, spiega come il dipartimento equity research di Goldman sia passato da vero e proprio benchmark nelle analisi dei titoli azionari più performanti, a ‘barzeletta’ tra gli adetti ai lavori.

La famosa Conviction Buy list, per esempio, lista che contiene 44 titoli suggeriti dalla stessa Goldman,  e stilata lo scorso 23 luglio,  in sei mesi ha perso il 38,75% mentre l’S&P500 ha segnato un calo del 35,55%.

Come dire, il mercato da solo ha fatto meglio della creme della creme dei titoli consigliati da Goldman Sachs. Un vero smacco per le decine di analisti in forza al team, capaci di guadagnare anche un milione di dollari all’anno ma che non riescono a sovraperformare fondi passivi low cost come il Vanguard index mutual fund.

Qualche esempio della lista: Us Steel veniva scambiato a 146,012 dollari alla fine di luglio 2008 ma veniva suggerita in acquisto con un target price di 228 dollari. Lo scorso venerdì il titolo scambiava a 30,79 dollari.

Ma c’è di peggio, l’analista di GS che segue il mercato dell’alluminio in ottobre ha fatto un’inversione a U, diventando completamente negativo sul titolo e assegnando un giudizio SELL. Peccato che il titolo era già sceso a 35,20 dollari per azione. Anche il prezzo obiettivo è cambiato, e ora è fissato a 42 dollari.

Ma il peggior consiglio della “lista” è stato The Mosaic Company. La compagnia lo scorso luglio valeva 135,38 dollari con un prezzo obiettivo a 215 dollari (+59%). Sempre lo scorso venerdì, il titolo Mosaic scambiava a 35,39 dollari per azione. Un disastro.

Certo i consigli su su azioni e obbligazioni sono ormai un problema datato, basta pensare che dopo la bolla internet e le Dot.Com consigliate a man basse dalle varie investment bank statunitensi, c’era stato un deciso giro di vite su come e quando consigliare titoli da acquistare. Evidentemente non è bastato, e ancora per molto tempo dovremmo sentire parlare di buy, sell, hold, accumulate ecc ecc.

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