Fondi comuni – Parliamo di biotecnologie

Dopo aver trattato il dibattuto mondo dei fondi etici, passiamo oggi ad un argomento altrettanto caldo: il settore delle biotecnologie. Da molti, è giudicato come uno dei pochi approdi “attraenti” in termini di investimento in periodo di crisi di altri settori più canonici; altri, invece, pongono molti dubbi sui trend di crescita di questo mercato, giudicandoli alquanto aleatori. Con l’aiuto del nostro product selector, presentiamo quindi l’analisi di quello che risulta essere il miglior fondo comune disponibile per performance nell’ottica un anno. Stiamo parlando del Franklin Biotechnology Discovery Fund Classe I Usd che chiude questo arco di analisi con un risultato positivo pari al 16,66%.

Questo fondo è proposto dalla Franklin Templeton Investment Funds Sicav dal 2000. Il gestore investe principalmente in titoli azionari di società biotecnologiche e di ricerca situate negli Stati Uniti (circa il 90% del patrimonio del fondo e tuttora paese leader nello sviluppo di questo settore) e in altri paesi e, in misura minore in obbligazioni di qualsiasi tipo, americane o estere. Generalmente è preferito investire una parte consistente del suo patrimonio in società a bassa capitalizzazione, che normalmente sono società con una capitalizzazione di mercato inferiore ai 2 miliardi di Dollari USA al momento dell’investimento del Comparto. Ai fini dell’investimento del comparto, per società biotecnologica si intende una società che tragga almeno il 50% dei profitti da attività biotecnologica, o almeno il 50% dei suoi beni sia destinato a tale attività sulla base ultimo bilancio d’esercizio. L’attività biotecnologica comprende la ricerca, lo sviluppo, la manifattura, e la distribuzione di prodotti, servizi e processi biotecnologici o biomedici. Possono essere incluse anche società che si occupano di ingegneria

Per l’investitore il fondo si presente con un rischio medio alto, dovuto alla indubbia spiccata volatilità del settore di investimento. Se si osserva infatti l’andamento su tre orizzonti temporali (1,3,5 anni) si può osservare come sussistano risultati piuttosto contraddittori con performance corrispondenti rispettivamente al 16,66%, -16,57% e 21,43%. Si attendono segnali futuri, anche alla luce della forte apertura alla ricerca, da parte dell’amministrazione Obama.

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