Fondi comuni – brilla l'oro

La generale e globale svalutazione delle monete, il collasso delle borse mondiali e il senso di incertezza che ha investito la finanza e i risparmiatori ha spinto al rialzo la valutazione del metallo bene rifugio per eccellenza: l’oro. Al Comex di New York i futures sull’oro con consegna ad aprile hanno raggiunto quota 1002,2 dollari/oncia, mentre a lOndra ha toccato i 989 dollari l’oncia.
Negli ultimi giorni le quotazioni sono salite ulteriormente soprattutto dopo i dati dell’indice dei prezzi al consumo negli Usa che a gennaio è cresciuto del 0,3% ripestto al -0,8% del dicembre 2008. Questo ha generato lo spettro dell’inflazione e per tale motivo dagli operatori ai singoli risparmiatori si sono buttati sul bene che in fasi di crescita dei prezzi, garantisce una certa protezione. Ciò è confermato anche dall’andamento del più importante Etf sull’oro con riserve reali, l’ Spdr Gold Trust, che nei giorni scorsi ha accantonato più di mille tonnellate di oro nei propri caveau, per un quinto acquistate e immagazzinate nel solo 2009.

Il settore bancario è sempre il più instabile e il più colpito dalle vendite: circola voce che sia Bank of America che Citigroup possano essere nazionalizzate perché in grave difficoltà. La settimana scorsa le azioni di Citigroup hanno perso il 41% contro il -31% di Bank of America.
Per quanto riguarda Citigroup è al vaglio un possibile parziale acquisto da parte dello stato di una quota tra il 25 e il 40%.

Altro settore in grossa difficoltà è il comparto auto: General Motors è scesa sotto il miliardo di dollari di capitalizzazione di borsa e ha chiesto ulteriori aiuti al tesoro per 16,6 miliardi di dollari. Nel frattempo la Saab, divisione svedese, si è vista costretta a dichiarare lo stato di insolvenza.

L’analisi dei migliori e peggiori comparti inclusi nell’area azionari settoriali vede il fondo Db Platinum Commodity Euro in vetta alla classifica nella settimana che va dal 19 al 25 febbraio con una performance positiva del +13,3%.
Il comparto, lanciato nel febbraio 2006, ha registrato una performance YTD negativa -10,1%.
Il benchmark di riferimento è il DB Commodity Euro Index.
Il comparto investe prevalentemente in valori mobiliari con rating investment grade o rating del credito a lungo termine equivalenti emessi da istituti finanziari o società e/o Stati sovrani Membri dell’OCSE e/o organizzazioni/enti sopranazionali e/o società-veicolo fornite di rating (o che hanno investito in obbligazioni fornite di rating), in relazione alle quali il rating delle società-veicolo o delle obbligazioni sottostanti – al momento dell’investimento – è pari a grado di investimento ed è stato attribuito da una primaria agenzia di rating, e, possibilmente, alcuni depositi in denaro effettuati presso istituti finanziari con grado di investimento o rating del credito a lungo termine equivalenti.

I MIGLIORI FONDI AZIONARI DAL 19/02 AL 25/02

Valuta fondo percentuale
EURO DB PLATINUM COMMODITY EURO 13,30%
EURO JB MULTICOOPERATION COMMODITY FUND (EURO) 11,58%
USD JB MULTICOOPERATION COMMODITY FUND (USD) 10,54%
EURO PARVEST EUROPE REAL ESTATE 9,99%
EURO ING (L) INVEST GLOBAL REAL ESTATE 8,14%

I PEGGIORI FONDI AZIONARI DAL 19/02 AL 25/06

Valuta fondo percentuale
EURO JULIUS BAER MULTIPARTNER – SAM SMART ENERGY FUND -16,83%
EURO JB MULTISTOCK BIOTECH FUND -12,69%
EURO FRANKLIN NATURAL RESOURCES FUND -11,41%
USD AWF FRAMLINGTON HEALTH -11,36%
EURO ING (L) INVEST GLOBAL GROWTH -9,51%

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