Fondi comuni – Nubi sull'alba asiatica

Il Dow Jones ai minimi dal 1997, la contrazione trimestrale dell’economia americana, il salvataggio di Citigroup e Aig che pesa sul settore finanziario, fanno tremare gli investitori asiatici.
In Giappone le vendite di auto sono ulteriormente calate (-32%), ai minimi da 35 anni, e sul fronte salari si è registrato un calo del 1,3% rispetto all’anno precedente ed una diminuzione del lavoro straordinario che conferma la crisi dei consumi.
L’export si è quasi dimezzato. La spesa delle famiglie è scesa del 5,9%. L’inflazione a livello zero porta con sè gli spettri di una possibile deflazione. Lo yen sembra non essere più la valuta rifugio che era tempo fa, a causa dell’aggravarsi della recessione.
Il governo giapponese vuole intraprendere nuove misure di stimolo all’economia e tale notizia ha dato un po’ di fiato alla già compromessa situazione dei mercati.
Il leaeder modiale per la produzione di sistemi automatici per il collaudo dei semiconduttori ha annunciato perdite per l’esercizio corrente di 78 miliardi di yen e questo ha affossato il titolo del 12,7%, dopo che solo pochi giorni prima JP Morgan aveva alzato il rating sul titolo.

Anche il listino cinese non ha potuto fare a meno di essere influenzato negativamente dal clima negativo delle principali borse modiali. A inizio settimana lo Shangai Composite ha perso il 4,6%. Secondo alcune voci il Governo vorrebbe favorire le fusioni tra produttori di auto. Sul fronte immobiliare gli investitori sono scettici sulle prospettive dei prezzi degli immobili in Cina.
Ormai il mercato ha già scontato l’annuncio del governo di aiuti per stimolare l’economia e quindi al momento non resta che vedere se tali misure avranno effetti positivi sull’economia e conseguentemente sui listini.

L’analisi dei migliori e peggiori comparti inclusi nell’area azionari Pacifico vede il fondo Sarasin EmergingSar Asia in vetta alla classifica nella settimana che va dal 24 febbraio al 2 marzo con una performance positiva del +21,6%.
Il comparto, lanciato nell’aprile 1999, gestisce un patrimonio di 33 milioni di dollari e ha registrato una performance YTD negativa -14,5% contro una performance a 3 anni del 27,7%.
Il benchmark di riferimento è il MSCI Emerging Markets Asia Index.

EmergingSar-Asia investe negli 8 – 10 paesi emergenti asiatici più promettenti per il futuro. I singoli paesi sono coperti da fondi chiusi nazionali o regionali, da certificati indicizzati trattati in borsa nonché, se del caso, da azioni di aziende con domicilio in paesi emergenti. Grazie ad un processo d´investimento sistematico, che prevede regolari adeguamenti anticiclici della ponderazione dei paesi, il fondo punta a ridurre ai minimi termini il rischio d´investimento. La ponderazione dei singoli paesi risulta dal numero dei mercati presi in considerazione e dalle loro dimensioni (valore medio tra ponderazione paese e peso in base alla capitalizzazione di mercato nell´IFCI Index). Sarasin EmergingSar è destinato ad investitori privati e istituzionali quale investimento complementare in azioni dei paesi emergenti asiatici più interessanti.

I MIGLIORI FONDI AZIONARI DAL 24/02 AL 02/03

Valuta fondo percentuale
USD SARASIN EMERGINGSAR ASIA 21,63%
EURO PARWORLD TRACK JAPAN 14,59%
JPY FORTIS L FUND EQUITY BEST SELECTION JAPAN 11,01%
EURO DARTA PACIFIC SELECTION 3,76%
JPY PICTET FUNDS (LUX) JAPANESE MID-SMALL CAP 1,26%

I PEGGIORI FONDI AZIONARI DAL 24/02 AL 02/03

Valuta fondo percentuale
USD CAF KOREA -6,53%
USD HSBC GIF SINGAPORE EQUITY -6,48%
USD CAF GREATER CHINA -6,17%
USD FIDELITY FUNDS – ASEAN FUND -6,04%
USD HSBC GIF CHINESE EQUITY -6,01%

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!