Fondi comuni – Niente di nuovo sul fronte occidentale

La Banca di Inghilterra ha portato il costo del denaro al minimo storico di 0,50% dopo il taglio di un ulteriore 0,5%.
Anche la Bce ha tagliato il tasso di rifinanziamento pronti contro termine di mezzo punto percentuale portandolo al minimo di sempre del 1,50%. Ridotto anche il tasso sui depositi portato al 0,50%. Ma come ha affermato Trichet, presidente della Bce, non è detto che questo sia il livello minimo.
Il problema sono le banche, che anzichè svolgere la funzione per cui sono state create, continuano a non erogare prestiti per far partire la ripresa.

In Europa le previsioni sono tutt’altro che rosee: si assiste ad un grave rallentamento dell’economia con previsioni che si attendono un arretramento del Pil tra il -3,2% e il -2,2%. Una timida ripresa economica si presume possa cominciare a partire dal 2010.
Anche l’inflazione è rivista al ribasso: è previsto un aumento medio dei prezzi tra lo 0,1% e lo 0,7%.
Questi dati hanno gelato i mercati che hanno visto perdite generalizzate su tutti i listini.

Sul mercato assicurativo buone notizie vengono da Aviva, che ha confermato lo stesso dividendo di 33p per azione come lo scorso anno, e ha aumentato del 10% l’utile operativo. La perdita netta è di 885 milioni di sterline, dovuta alla forte riduzione del valore di mercato degli investimenti azionari e immobiliari. Nonostante questo il titolo ha perso oltre il 30%.

Maglia nera spetta a Milano, che come sempre guadagna meno degli altri e perde più degli altri: in sofferenza soprattutto i bancari ( sospeso Unicredit per eccesso di ribasso)e gli energetici (pesante Eni, -7,5% per il calo del greggio) e Fiat a causa delle pessime notizie provenienti dall’America riguardo a GM. Impregilo ha subito un duro contraccolpo in borsa dopo la sentenza del Tribunale di Firenze sui presunti danni ambientali causati dal cantiere dell’alta velocità Firenze-Bologna.

In sostanza le Borse hanno perso il guadagno di mercoledì, ottenuto dall’euforia per piano di investimenti stanziato dal governo cinese e per il rialzo di Wall Street.

Sembra che anziché agire, col rischio anche di sbagliare, la crisi la si stia subendo: un po’ come quando si è malati e si aspetta che l’infezione faccia il suo corso anziché prendere una medicina, seppur naturale. Cha la New Age abbia contagiato anche la finanza?

L’analisi dei migliori e peggiori comparti inclusi nell’area azionari Europa vede il fondo Ing (L) Invest Euro Income in vetta alla classifica nella settimana che va dal 27 febbraio al 05 marzo con una performance positiva del +10,7%.
Il comparto, lanciato nel maggio 2006, gestisce un patrimonio di 206,3 milioni di euro e ha registrato una performance YTD negativa -12,1%.
Il benchmark di riferimento è il DJ Euro Stoxx 50 TR Eur Index.

I MIGLIORI FONDI AZIONARI DAL 27/02 AL 05/03

Valuta fondo percentuale
EURO ING (L) INVEST EURO INCOME 10,77%
EURO DEXIA EQUITIES L EMERGING EUROPE 9,93%
EURO UBS (LUX) EQUITY FUND EURO STOXX 50 ADVANCED 9,22%
EURO DEXIA EQUITIES L EMU 8,43%
EURO ROSSINI LUX FUND – AZIONARIO EURO 8,20%

I PEGGIORI FONDI AZIONARI DAL 27/02 AL 05/03

Valuta fondo percentuale
EURO FIDELITY FUNDS – ITALY FUND -9,70%
EURO ING (L) INVEST EUROPE OPPORTUNITIES -8,34%
EURO EUROMOBILIARE IFS ITALIAN EQUITY -8,03%
USD AMEX ITALIAN EQUITIES -7,56%
EURO SISF ITALIAN EQUITY -7,49%

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