Fondi comuni – rally asiatico

La piazza giapponese ha guidato i rialzi che hanno interessato anche le altre piazze asiatiche sulla scia delle notizie positive provenienti dagli Usa, con particolare riferimento all’utile nei primi due mesi dell’anno di Citigroup, che fanno sperare in un assestamento del settore finanziario. Dell’ipotesi di una imminente stabilizzazione hanno beneficiato anche i grandi esportatori.
La voglia di tornare a crescere e sperare ha avuto la meglio anche sui dati macroeconomici non positivi: in Giappone i prezzi alla produzione sono scesi del 1,1% in febbraio alimentando lo spettro della deflazione, e gli ordini di macchinari sono scesi evidenziando la debolezza degli investimenti delle imprese.
L’entusiasmo è però durato poco. Si parla di una serie di fusioni che interesseranno alcune compagnie assicurative, ma ciò rappresenta più un indicatore di debolezza del settore piuttosto che una sua solidità.  Sompo Japan Insurance e NipponKoa Insurance dovrebbero fondersi per creare il terzo gruppo del paese, come ha annunciato recentemente anche Mitsui Sumitomo Insurance.

Come ci si aspetta in un momento di acuta incertezza come quello che stiamo attraversando, l’arrivo di notizie, positive o negative che siano, influiscono fortemente sui listini azionari: la Cina si è detta pronta ad aumentare ulteriormente la spesa pubblica per sostenere l’economia e lo stesso governo giapponese sta preparando un pacchetto di stimoli che dovrebbe aggirarsi intorno ai 20 mila miliardi di yen con particolare riferimento alle infrastrutture e ai servizi sociali e ambientali.

Lo Shanghai Composite ha guadagnato il 1,9% a inizio settimana. I prezzi al consumo sono scesi del 1,6% in febbraio e ciò ha alimentato le speranze degli investitori per un ulteriore taglio dei tassi di interesse da parte della banca centrale.
L’indice Baltic Dry, che misura i costi del trasporto navale delle merci, è salito raggiungendo i livelli più alti dallo scorso ottobre.

L’analisi dei migliori e peggiori comparti inclusi nell’area azionari Pacifico vede il fondo Nas Japan Equity in vetta alla classifica nella settimana che va dal 10 al 16 marzo con una performance positiva del +24,6%.
Il comparto, lanciato nel novembre 2001, ha registrato una performance YTD negativa -19,5% contro una performance a 3 anni del -22,3%.
Il benchmark di riferimento è il MSCI Japan NR JPY Index.
Il Comparto investe principalmente in titoli azionari quotati presso le borse valori giapponesi, emessi da società giapponesi. L’obiettivo del Comparto è quello di garantire una crescita di capitale di lungo termine.

I MIGLIORI FONDI AZIONARI DAL 10/03 AL 16/03

Valuta fondo percentuale
EURO NAS JAPAN EQUITY 24,63%
USD SARASIN EMERGINGSAR ASIA 24,17%
EURO M&G JAPAN FUND 22,79%
EURO CAF JAPAN QUANT 22,61%
EURO SANPAOLO INVEST EQUITY JAPAN FUND 22,56%

I PEGGIORI FONDI AZIONARI DAL 10/03 AL 16/03

Valuta fondo percentuale
USD FIDELITY FUNDS – ASIAN SPECIAL SITUATIONS FUND -8,82%
USD MELLON ASIAN EQUITY FUND -8,90%
USD SISF GREATER CHINA -8,94%
USD SISF CHINA OPPORTUNITIES -9,60%
USD JP MORGAN FUNDS JF KOREA EQUITY FUND -15,85%

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