Fondi comuni – Immobiliari in attesa

Fortis, per esempio, ha comunicato di attendersi perdite per l’esercizio del 2008, pari a 22,5 miliardi di euro.
Barclays ha annunciato di aver negoziato una potenziale vendita della divisione iShares, il principale gestore al mondo di ETF e da cui potrebbe ricavare 5 miliardi di sterline.
L’incertezza accompagnerà il settore ma almeno sembra che la mole di cattive notizie a cui eravamo abituati possa ridimensionarsi.

Sul versante dei cambi il dollaro si è molto apprezzato rispetto alle principali valute. A lungo termine ci si può ragionevolemte aspettare un indebolimento a causa delle ingenti quantità di titoli di debito emessi dal governo americano.
Il real brasiliano, che recentemente ha perso molto, nel lungo termine potrebbe essere un’interessante prospettiva di investimento, così come la monetea cinese.

Le commodities hanno perso molto negli ultimi mesi ma quando ci sarà una ripresa economica dei mercati emergenti, dovrebbero tornare ad essere interessate da una dinamica rialzista. Nel breve periodo, metalli come rame e alluminio, sono a rischio di ribassi.
Il gigante dell’alluminio Alcoa, ad esempio, ha annunciato un taglio del dividendo trimestrale dell’82%, che gli dovrebbe permettere di risparmiare 400 milioni di dollari l’anno.
Il primo produttore di alluminio ArcelorMittal sta invece preparando un aumento di capitale di 5 miliardi di dollari.

Sul fronte immobiliare in Russia si assiste ad un calo rilevante degli affitti mensili di mono,bilocali e trilocali oltre che appartamenti di categoria business. Dopo i record di febbraio quando le quotazioni degli immobili perdevano oltre il 2,5% su base settimanale, a marzo la situazione pare più calma ed evidenzia uno stato di attesa da parte degli investitori.

L’analisi dei migliori e peggiori comparti inclusi nell’area azionari settoriali vede il fondo Parvest Europe Real Estate in vetta alla classifica nella settimana che va dal 12 al 18 marzo con una performance positiva del +24,9%.
Il comparto, lanciato nel giugno 2006, ha registrato una performance YTD negativa -21,3%.
Il benchmark di riferimento è il MSCI FTSE EPRA/NAREIT Europe Index.
Il comparto investe sempre non meno del 75% nelle azioni, nei buoni di sottoscrizione, nei certificati di investimento o negli altri titoli assimilabili alle azioni, emessi da società aventi sede in uno dei paesi membri dell’Unione Europea specializzate nel settore immobiliare. La parte restante degli attivi può essere investita in azioni, buoni di sottoscrizione, certificati d’investimento o titoli assimilabili diversi da quelli previsti nella politica principale, in obbligazioni, obbligazioni convertibili e a opzione, strumenti del mercato monetario o liquidità.

I MIGLIORI FONDI AZIONARI DAL 12/03 AL 18/03

Valuta fondo percentuale
EURO PARVEST EUROPE REAL ESTATE 24,97%
EURO NAS WORLD UTILITIES EQUITY 24,29%
EURO ING MATTONE ARANCIO 14,85%
USD JP MORGAN INVESTMENT FUNDS GLOBAL FINANCIALS FUND 12,25%
USD SISF ASIA PACIFIC PROPERTY SECURITIES 11,12%

I PEGGIORI FONDI AZIONARI DAL 12/03 AL 18/03

Valuta fondo percentuale
EURO JULIUS BAER MULTIPARTNER – SAM SMART ENERGY FUND -9,52%
EURO ING (L) INVEST NEW TECHNOLOGY LEADERS -9,50%
EURO ING (L) INVEST GLOBAL GROWTH -7,91%
EURO FRANKLIN NATURAL RESOURCES FUND -7,83%
USD FRANKLIN BIOTECHNOLOGY DISCOVERY FUND -7,60%

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