Fondi comuni – bancari sotto assedio

Il governo ha varato un piano per il salvataggio del sistema finanziario che prevede la creazione di fondi in partnership pubblico-privato, per rilevare i titoli malati a cominciare da quelli garantiti dai mutui; un nuovo ente che si faccia carico dei prestiti in sofferenza con l’aiuto dei privati e facilitazioni per il credito al consumo e le piccole imprese. Per il successo del piano sono fondamentali gli investitori e il timore è che rimangano freddi a cauti soprattutto in seguito alle polemiche scatenate dall’erogazione dei bonus delle società interessate dai piani di soccorso statali.

Il rischio che molti esperti sottolineano è che potrebbero esserci fiammate inflazionistiche, ma il presidente della Fed ha assicurato che la politica fin qui adottata ( riduzione tassi di interesse vicino allo zero e acquisti massicci di asset) diminuirà non appena ci sarà un segnale di ripresa da parte delle banche, del settore immobiliare e dell’economia in generale.

A inizio settimana i lisitini hanno chiuso in positivo grazie al dato positivo sulle nuove costruzioni ( +22% in febbraio) e per la ripresa dell’inflazione che ha fugato i timori di una spirale deflattiva, dando fiducia agli investitori. Buone le performance dei titoli tecnologici, con Apple in particolare, dopo il lancio del nuovo software per l’iPhone.
A metà settimana è poi giunta la notizia che la Fed comprerà altri 750 miliardi di dollari di cartolarizzazioni di mutui e altri 300 miliardi di dollari di Treasuries: la notizia ha fatto salire i mercati.

In controtendenza il settore siderurgico con Nucor, prima impresa statunitense dell’acciaio per capitalizzazione di borsa, che ha annunciato di attendersi per il primo trimestre perdite di 0,55-0,65 per azione.
I prezzi al consumo nel mese di febbraio sonoaumentati dello 0,4% superando le attese degli analisti.
Le scorte di petrolio Usa, nella scorsa settimana, sono aumentate di 2 milioni di barili. La notizia pesa sul prezzo del petrolio: il future sul Crude con scadenza aprile perde il 2,8% a quota 47,8 dollari.
Il colosso delle macchine per ufficio Xerox ha notevolmente tagliato le stime sui suoi utili per il primo trimestre a causa delle condizioni macroeconomiche che sono peggiorate ulteriormente. A gennaio e febbraio i ricavi sono calati del 18%.

L’analisi dei migliori e peggiori comparti inclusi nell’area azionari settoriali vede il fondo San Paolo Invest Usa Blue Chips Fund in vetta alla classifica nella settimana che va dal 16 al 20 marzo con una performance positiva del +9,5%.
Il comparto, lanciato nel novembre 2000, ha registrato una performance YTD negativa -12% contro una performance a 3 anni del -19,4%.
Il benchmark di riferimento è il MSCI Usa Index.
Il comparto investe in azioni e in strumenti ad esse correlati (come ADR, GDR, warrant, obbligazioni convertibili e titoli obbligazionari agganciati ad azioni ordinarie) di emittenti quotati o negoziati e/o emissioni quotate o negoziate negli Stati Uniti d’America, nelle borse valori statunitensi.

I MIGLIORI FONDI AZIONARI DAL 16/03 AL 20/03

Valuta fondo percentuale
EURO SANPAOLO INVEST EQUITY USA BLUE CHIPS FUND 9,50%
USD SELLA SICAV LUX EQUITY USA 8,06%
EURO PARWORLD TRACK NORTH AMERICA 7,97%
EURO UBS (LUX) KEY SELECTION SICAV – US EQUITIES 7,62%
USD DEXIA QUANT EQUITIES USA 7,50%

I PEGGIORI FONDI AZIONARI DAL 16/03 AL 20/03

Valuta fondo percentuale
USD LEGG MASON US LARGE CAP GROWTH FUND -8,53%
USD DB PLATINUM IV CROCI US -5,02%
EURO FIDELITY FUNDS – AMERICAN DIVERSIFIED FUND -3,46%
EURO INVESCO US STRUCTURED EQUITY FUND -2,74%
USD LEGG MASON US AGGRESSIVE GROWTH FUND -2,74%

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