Brunetta: serve l'obbligo assicurativo per le calamità

Un modo per contrastare la miopia e l’egoismo dei singoli e delle istituzioni”. Sono le parole con cui il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, definisce l’assicurazione contro le calamità naturali, puntando a renderla al più presto obbligatoria per tutti. Poi continua “Abbiamo bisogno di qualcosa che ci incentivi ad essere virtuosi. Spesso anche i singoli cittadini chiudono uno o due occhi e guardano dall’altra parte ed e’ così che si arriva a costruire anche nell’alveo di un fiume. Il sistema assicurativo obbligherebbe invece alla responsabilizzazione di tutti: sia cittadini che enti locali sarebbero interessati ‘a costruire bene per pagare meno l’assicurazione grandi rischi. Se le citta’ fossero tutte assicurate sarebbero tutte più sicure, i governi locali sarebbero indotti a controllare e lo Stato, come garante in ultima istanza, pagherebbe di meno. L’assicurazione obbligatoria sarebbe un modo per contrastare la miopia e l’egoismo dei singoli e delle istituzioni”’

L’obbligatorietà, (già in vigore nella maggior parte dei paesi europei e già oggetto della Finanziaria 2004 dove però all’ultimo minuto non trovò spazio), verrà proposta al prossimo consiglio dei ministri, riunione in cui, ha spiegato il ministro, verranno prese in esame le misure fondamentali per fronteggiare l’emergenza ed improntare l’opera di ricostruzione dopo il terremoto che una settimana fa ha devastato l’Aquila e le zone circostanti.

E’ la solita storia. Le buone idee arrivano sempre in ritardo. Si parla poi di “egoismo dei singoli e delle istituzioni” ma forse non il ministro scorda che questo sentore vieni spesso espresso dai cittadini nei confronti dello Stato italiano, e molto spesso non a torto. Tanto più in un periodo come adesso, dove ci appella alla beneficenza del singolo (5×1000, sms, bonifici) e si parla troppo poco di quella che sarà l’azione da parte delle istituzioni, da sempre molto attente nell’apparire quando c’è da sorridere e prendersi meriti, ma altrettanto propense a spostare il riflettore su altri quando si deve parlare di sacrifici.  Benvenuti in Italia.

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