Fondi comuni – Threadneedle Target Return Fund

Non ancora pienamente conosciuta dal pubblico retail italiano Threadneedle, società di gestione patrimoniale britannica, fondata nel 1994 dalla fusione delle attività di investimento di Eagle Star e Allied Dunbar (gruppo British American Tobacco), è cresciuta rapidamente nel corso degli anni ed oggi risulta essere uno dei più importati player internazionali, con una struttura di oltre 500 dipendenti dislocati in 14 diverse nazioni su quattro continenti, ed una massa in gestione che a fine 2008 era pari a 52 miliardi di Euro.
Grazie ai recenti accordi di distribuzione stipulati la clientela retail italiana è ora in grado di beneficiare dell’ampia gamma offerta dalla casa britannica, all’interno della quale analizzeremo il Target Return Fund, uno dei fondi che meglio ha saputo rispondere alle fasi di incertezza dei mercati finanziari.
 

Il comparto appartiene alla categoria rendimento assoluto, ovvero punta a generare rendimenti positivi in ogni condizione di mercato.
Il portafoglio è costituito da due elementi portanti ovvero le attività materiali sottostatati, quali titoli monetari ed obbligazioni per una percentuale solitamente compresa tra l’80 ed il 90 per cento, e la parte relativa a strategie d’investimento primarie obbligazionarie, utilizzata per generare l’alfa.
 

Le strategie d’investimento possono avere un orizzonte temporale a breve o lungo termine, a seconda dei movimenti di mercato, ed il loro numero viene limitato a 12, per garantire un ottimo grado di diversificazione e controllo del rischio; “le strategie più importanti sono la gestione dei tassi e delle valute per sfruttare inefficienze nel mercato obbligazionario, la gestione relativa di un mercato obbligazionario rispetto ad un’altro (BTP vs Bund), la gestione della durata media finanziaria delle obbligazioni detenute in portafoglio, ed infine la gestione dell’esposizione al credito societario e di paesi emergenti”, come spiega Alessando Aspesi, country head di Threadneedle in Italia.
 

L’obiettivo del fondo è quello di generare un ritorno superiore al mercato monetario, sfruttando le differenti strategie obbligazionarie, e dal lancio avvenuto nel 2006 il risultato è stato ampiamente raggiunto. La performance a tre anni è del 20,7 per cento, rispetto al 12,6 per cento del benchmark, identificato nell’Euribor a 3 mesi.
Come evidenziato dal grafico, nel corso del 2006 e per buona parte del 2007, il fondo ha avuto qualche difficoltà, riuscendo tuttavia ad evitare perdite, per poi recuperare il gap accumulato generando un extra rendimento a partire dalla metà del 2008.


 

Come dimostrano i dati di raccolta l’interesse del pubblico è stato positivo; “la strategia Absolute return di Threadneedle, che è composta da tre fondi (Target return fund, Target return Core fund, Absolute Return fund) ha raccolto oltre 1 miliardo di Euro di asset in gestione”, un risultato che dimostra la grande esigenza di decorrelazione presente nei portafogli retail ed istituzionali.

Il fondo è rivolto non solo ad investitori con un approccio al rischio medio/basso, ma soprattutto a coloro che desiderano un prodotto decorrelato dagli indici tradizionali dei mercati obbligazionari, capace quindi di abbassare il rischio complessivo di portafoglio, per una più prudente allocazione delle risorse.
Con riferimento all’orizzonte temporale, una certa volatilità evidenziata dal grafico consiglia una visione, se non di lungo, quantomeno di medio termine.
 

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