Assogestioni, i fondi quasi fuori dal tunnel

I tanto sospirati segnali di ripresa sembrano essere arrivati. Con le dovute cautele che richiede il contesto, la crisi del risparmio gestito, stando ai numeri di aprile di Assogestioni, è prossima alla conclusione. Perché se è vero che nel corso del mese di marzo i deflussi dai fondi aperti si erano fermati a quota 5,1 miliardi di euro, ad aprile la somma tra sottoscrizioni e riscatti è pari  a -826 milioni di euro. E’ vero che non siamo in territori positivo, ma stiamo comunque parlando di un bel salto in avanti, anche sul fronte patrimoniale.

Nonostante i deflussi, grazie all’attività di gestione e al favorevole andamento dei mercati, il patrimonio è tornato a crescere passando dai 385,6 miliardi dello scorso mese agli attuali 396,7. Durante il mese in esame l’associazione ha rilevato il ritorno in territorio positivo dei prodotti Azionari e Flessibili. Per i secondi la raccolta è stata di 477 milioni di euro, un dato che ha contribuito alla crescita degli asset detenuti dalla categoria che si posizionano nuovamente sopra quota 51 miliardi di euro (12,9% degli asset complessivi).

Per i fondi Azionari il saldo positivo è pari a 373 milioni di euro, mentre il mese precedente era negativo e pari a -490: un balzo che sembra voler dimostrare una ritrovata fiducia in uno strumento che è stato duramente colpito dalla crisi. La categoria si è presentata con una crescita del patrimonio ancora più consistente, passando dai 64 miliardi di marzo agli attuali 73 miliardi di euro (18,3% degli asset investiti in fondi aperti).

Prossimi alla parità anche i fondi Bilanciati che si sono presentati con un saldo negativo di 106 milioni, contro i -420 milioni di marzo. Il patrimonio, il 4,2% del totale, è invece in crescita e si è collocato poco sotto i 17 miliardi di euro.

I fondi di Liquidità hanno registrato riscatti complessivi per 193 milioni di euro e sono una delle poche stonate di questo mese, dato che il dato odierno si presenta peggiore rispetto a quello di marzo (139 milioni di Euro). Un trend negativo (a febbraio eravamo in territorio positivo mentre ora parliamo di uscite) che sembra voler indicare forse la rinnovata ricerca di rendimento, piuttosto che di sicurezza; che le corse alla trincea siano vicine alla fine? Sul fronte del patrimonio la situazione è pressoché stabile: la categoria ha chiuso il mese con 87 miliardi di euro, equivalenti al 22% del patrimonio complessivo.

Netta la frenata dei deflussi dai fondi Obbligazionari. La categoria è passata dai -2,7 miliardi, rilevati a marzo, agli attuali -403 milioni. Variazione positiva invece per il patrimonio che, da poco meno di 151 miliardi, è arrivato a oltre 152 miliardi di euro. Una quantità di denaro che ammonta al 38,3% degli asset totali.

Questo mese la maglia nera è stata assegnata ai fondi Hedge che hanno registrato riscatti per 975 milioni di euro e, al termine del periodo di rilevazione, detengono asset, in diminuzione, inferiori a 17 miliardi di euro, pari al 4,2% delle masse complessive. Uscite che sono aumentate di quasi il 50% se si pensa che a marzo erano pari a 677 milioni di euro. Passiamo ora alla consueta analisi per area geografica.

Anche ad aprile le principali “vittime” dei deflussi sono i fondi di diritto Italiano promossi da Gruppi Italiani ed Esteri. I prodotti domestici hanno registrato riscatti complessivi per circa 2 miliardi di euro ed un patrimonio equivalente oggi al 51,9%. Nettamente positiva invece la raccolta provvisoria dei fondi di diritto Estero promossi da Gruppi Italiani ed Esteri. I sottoscrittori, infatti, hanno fatto pervenire nelle casse di questi prodotti somme per circa 1,2 miliardi di euro, un risultato importante se si pensa che il mese precedente li trovavamo in territorio di deflussi, pari a 1,9 miliardi di euro. Gli asset stimati sono cresciuti abbondantemente passando dai 182 miliardi di marzo agli attuali 191 miliardi di euro*, il 48,1% del patrimonio dell’intero sistema fondi.

Nel corso del mese i Gruppi Italiani, che detengono l’82% del patrimonio, hanno accusato deflussi per 570 milioni di euro. I Gruppi Esteri, a cui spetta il restante 18% degli asset, hanno momentaneamente chiuso con 257* milioni di euro di deflussi.

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