Fondi comuni – Tra stress test e mercato immobiliare

In seguito ai risultati preliminari degli stress test è emerso che Citigroup starebbe già cercando di raccogliere tra investitori privati i 10 miliardi di dollari di cui ha bisogno dal momento che non riceverà altri soldi pubblici. La banca sta anche considerando di convertire più di 15 miliardi di dollari di titoli ibridi in azioni ordinarie.
Oltre a Citigroup, secondo alcune indiscrezioni, la Fed potrebbe chiedere a 10 banche americane una ricapitalizzazione, e per i timori legati al mondo finanziario i listini hanno ritracciato dopo una giornata positiva. In particolare sembra che la banca con maggiori difficoltà sia Bank of America (risulterà poi necessitare di 34 miliardi di dollari) anche a causa dell’acquisizione di Merril Lynch. Se la banca non dovesse riuscire a reperire i capitali freschi necessari attraverso la vendita di asset, lo Stato potrebbe diventare azionista della banca dal momento che la banca si troverebbe costretta a convertire una parte dei titoli privelegiati in mano allo Stato in azioni ordinarie.
Anche lo stesso presidente della Fed ha comunque comunicato come, nonostante la grande incertezza del settore finanziario e l’elevata disoccupazione, è possibile tornare ad una crescita positiva già alla fine dell’anno. Bernanke ha anche chiesto di imporre controlli più efficaci sul sistema finanziario in modo tale da scongiurare una crisi in futuro.

Dopo la pubblicazione degli stress test, che sono risultati migliori delle previsioni, i listini hanno ripreso a crescere, sostenuti anche dai dati della disoccupazione americana.
Walt Disney ha chiuso il suo secondo trimestre fiscale con un utile netto in calo del 46%, comunque inferiore alle attese di mercato. I ricavi sono calati del 7% anche perchè la crisi ha portato un minore numero di visitatori ai parchi di divertimento e una minore raccolta pubblicitaria. Performance positive si sono registrate invece nelle attività della Tv via cavo. Il management è comunque positivo sul futuro.
Wal Mart ha annunciato che le vendite nel mese di aprile, nei centri aperti da almeno un anno, sono aumentate del 5% superando ampiamente le stime degli analisti. A crescere sono stati soprattutto articoli di elettronica di consumo e prodotti di drogheria.

L’analisi dei migliori e peggiori comparti inclusi nell’area azionari America vede il fondo Nordea 1 North american Equity Fund in vetta alla classifica nella settimana che va dal 4 al 8 maggio con una performance positiva del +7,4%.
Il comparto, lanciato nell’aprile 1999, ha registrato una performance YTD positiva +34,4% contro una performance a 3 anni del -10%.
Il benchmark di riferimento è il Russel 1000 Growth Net Returm Index.
Il comparto investe almeno due terzi del suo patrimonio complessivo (ad esclusione dei fondi liquidi) in azioni e in altri titoli affini, come quote di imprese cooperative e certificati di partecipazione (rappresentativi di azioni e diritti azionari), certificati di godimento, warrant su azioni qualificate come valori mobiliari e diritti azionari emessi da società domiciliate o che esercitano una parte importante della loro attività economica nell’America Settentrionale.

I MIGLIORI FONDI AZIONARI DAL 04/05 Al 08/05

Valuta fondo percentuale
EURO NORDEA 1 NORTH AMERICAN EQUITY FUND 7,46%
USD JP MORGAN FUNDS US VALUE FUND 4,21%
USD FMM – US HIGH ALPHA FUND 3,94%
USD JP MORGAN FUNDS US DYNAMIC FUND 3,84%
USD HHF AMERICAN EQUITY FUND 3,79%

I PEGGIORI FONDI AZIONARI DAL 04/05 Al 08/05

Valuta fondo percentuale
EURO AMEX US DYNAMIC EQUITIES -1,17%
EURO AMEX FOCUSED US GROWTH EQUITIES -1,09%
EURO SISF US SMALL & MID CAP EQUITY EUR -0,47%
USD AMEX US MID & SMALL CAP EQUITIES -0,10%
USD MS US SMALL CAP GROWTH FUND 0,04%

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!