Fondi comuni – Vendite sul mercato giapponese

A inizio settimana i listini giapponesi sono scesi in seguito ai realizzai sui titoli finanziari che nelle precedenti sedute erano saliti grazie all’ottimismo sul sistema bancario Usa. A frenare il mercato anche il rialzo dello yen e l’attesa per i risultati economici di importanti aziende nazionali.
Nissan, terza casa automobilistica del paese, nell’anno fiscale terminato a marzo ha registrato una perdita netta di 2,4 miliardi di dollari e i vertici aziendali stimano che anche per il prossimo anno resteranno in perdita. Anche Hitachi ha chiuso l’esercizio con una perdita netta di 8 miliardi di dollari e un fatturato in calo del 10,9%, subendo il rafforzamento dello yen e il collasso della domanda di prodotti elettronici e componenti auto. Anche Panasonic, il più grande costruttore di tv al plasma, chiude l’esercizio con una perdita di 2,9 miliradi di euro a causa dei costi di ristrutturazione e del crollo delle vendite a causa della crisi internazionale.

Ad acuire la situazione anche i dati deludenti sulle vendite al dettaglio provenienti dagli Usa, che hanno riacceso i timori sullo stato di salute dell’economia americana.
I prezzi all’ingrosso sono scesi del 3,8% sottolineando come l’economia giapponese sia in una fase deflativa. La flessione ha colpito soprattutto il settore elettrico ed eletrronico,acciaio e materie plastiche.

L’analisi dei migliori e peggiori comparti inclusi nell’area azionari Pacifico vede il fondo DWS Invest Japanese Small/Mid Cap in vetta alla classifica nella settimana che va dal 12 al 18 maggio con una performance positiva del +3,5%.
Il comparto, lanciato nel gennaio 20066,  ha registrato una performance YTD negativa -9,2% contro una performance a 3 anni del -25%.
Il benchmark di riferimento è il 50% TSE Second Section Stock Price, 50% Jasdaq Inde
Il comparto investe almeno il 70% del patrimonio (al netto delle liquidità) in azioni di società di piccole e medie dimensioni con sede in Giappone. 3. Si potrà investire complessivamente fino al 30% del patrimonio del comparto (al netto delle liquidità) in: azioni ed altri titoli di partecipazione e diritti valore di partecipazione (certificati di partecipazione, di godimento ecc.) di società a livello globale e di ogni dimensione che non soddisfano i requisiti precedenti; titoli obbligazionari, titoli obbligazionari convertibili, obbligazioni convertibili e obbligazioni cum warrant emessi da società in conformità al punto precedente e denominati in una valuta liberamente convertibile.

I MIGLIORI FONDI AZIONARI DAL 12/05 AL 18/05

Valuta fondo percentuale
EURO DWS INVEST JAPANESE SMALL/MID CAP 3,53%
USD INVESCO ASIAN EQUITY FUND 3,16%
EURO FIDELITY FUNDS – SOUTH EAST ASIA FUND 3,02%
USD JP MORGAN INVESTMENT FUNDS JF ASIA EX – JAPAN FUND 3,02%
EURO DWS INVEST TOP 50 ASIA 2,87%

I PEGGIORI FONDI AZIONARI DAL 12/05 AL 18/05

Valuta fondo percentuale
EURO BRIGHT OAK GEO ASIA/PACIFIC -3,27%
JPY SGAM FUND EQUITIES JAPAN COREALPHA -3,18%
JPY DUEMME SICAV ASIAN EQUITIES -3,06%
USD CAF ASIA PACIFIC RENAISSANCE -2,45%
EURO CAF ASEAN NEW MARKET -1,97%

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