Da diversi anni ha iniziato a diffondersi, all’interno dell’industria dei fondi, un modello organizzativo che prevede la distinzione tra Sicav e gestore dei comparti, sulla base della crescente esternalizzazione e specializzazione presente nel settore finanziario, estendibile in linea generale a buona parte delle società non finanziarie internazionali.
Il caso di Legg Mason, uno dei principali player internazionali, con una massa gestita che a fine marzo risultava superiore ai 630 miliardi di dollari, è emblematico per capire le scelte delle case prodotto. Dalla spiegazione di Ceron emerge come la ragione principale, a favore della delega a terzi, sia da ricercarsi nella flessibilità; “Il nostro business – model è quello delle multi – boutique che permette di poter contare su di un certo numero di società di proprietà del gruppo ma indipendenti l’una dall’altra in grado di offrire delle strategie di investimento complementari tra di loro. In questo modo è possibile rispondere ai cambiamenti nella domanda proponendo una gamma di prodotti e di servizi di ampiezza e profondità superiori a quelli offerti dai modelli tradizionali. Citando una ricerca di Cerulli, il fatto che le multi-boutique possano avvalersi delle differenti famiglie di prodotti per adeguarsi ai cambiamenti nella domanda determinati dallo scossone subito dai mercati finanziari può aiutare queste società che adottano questo business model a limitare, in un contesto come quello attuale, la perdita di valore degli asset gestiti”.
Le relazioni tra capogruppo e le società del gruppo che operano autonomamente è basato sulla massima indipendenza, apertura e collaborazione; “Le società del gruppo possono gestire anche per conto terzi e tramite mandati istituzionali. Legg Mason provvede inoltre a integrare l’esperienza e le capacità specifiche delle società del gruppo nel campo degli investimenti con una rete distributiva e un servizio al cliente globale che consente a queste di accedere più efficacemente a nuovi mercati, nuovi clienti e nuove opportunità su scala globale. La capo gruppo fornisce inoltre dei servizi centralizzati nell’ambito operativo, tecnologico, contabile, legale, di adeguamento agli standard e alle normative e infine di marketing, per permettere alle società del gruppo di dedicare per intero le proprie energie a fornire eccellenza nel campo degli investimenti”.
Al pubblico del risparmio gestito risulteranno probabilmente sconosciute, ma citiamo tuttavia i gruppi specializzati nella gestione istituzionale legati a Legg Mason, che rappresentano alcuni tra i migliori nel proprio campo, tra questi vi sono “Legg Mason Capital Management, specializzata in azionario USA in cui Bill Miller è Chairman & Chief Investment Officer; Western Asset Management specializzata in fixed – income; Batterymarch Financial Management, specializzata in gestione quantitativa; Global Currents, specializzato in azionario globale; Brandywine Global Investment Management, bond and equity shop; e Royce & Associates, specializzato in small-cap USA”.
La scelta di Legg Mason di gestire i comparti attraverso società controllate, sebbene sia il principale modello organizzativo presente nel mercato, non è tuttavia l’unico, in quanto alcuni competitor hanno scelto società esterne al gruppo.
Gli investitori interessati a capire quale sia la società effettivamente delegata alla gestione, possono trovare l’indicazione nel prospetto informativo delle singole Ucits.