Fondi comuni – Fiducia ancora debole sui mercati asiatici

L’inizio della settimana ha visto il Nikkei perdere lo 0,8% in seguito alle prese di beneficio degli investitori sugli esportatori, che nelle scorse sedute hanno ben performato. Il calo dei prezzi delle commodities ha anche pesato sui titoli delle randi holding commerciali: Mitsubishi Corp. -2,2%, Mitsui & CO. -3,7%. Sul fronte delle telecomunicazioni, il terzo operatore giapponese di telefonia mobile Softbank, ha annunciato che inizierà a vendere l’iphobe 3GS e ha guadagnato sui listini il 2,2%.
Lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,7% grazie ai buoni risultati dei bancari: Bank of China +1,6%, China Construction Bank +2,9%. Nel settore immobiliare Poly Real Estate ha guadagnato l’1,2% dopo l’annuncio che nel mese di maggio le vendite di immobili da anno ad anno sono aumentate del 121%.
Il giorno successivo, in Giappone i produttori di commodities hanno guidato il rally al rialzo: Nippon Oil +2,4% e Cosmo Oil +3,8%. A New York il petrolio ha superato la soglia dei 70 dollari al barile. Lo Shanghai Composite sale in base alle voci secondo cui, in maggio, la produzione industriale sarebbe cresciuta del 9%.

A metà settimana lo Shanghai Composite ha perso in seguito alla notizia che le esportazioni cinesi a maggio sono calate del 26,4% da anno ad anno. Sul mercato hanno poi pesato anche i timori legati ad una probabile ripresa delle IPO dopo circa nove mesi di pausa, l’aumento di titoli sul mercato. La prima impresa edile cinese China State Construction Engineering potrebbe ricevere già questa settimana l’approvazione per collocarsi in borsa.

A fine settimana la borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso e tra i bancari Sumitomo Mitsui Financial Group è scesa del 6,9% in seguito alle notizie circolanti su un possibile aumento di capitale vicino al bilione di yen.
Lo Shanghai Composite è invece salito del 1,7% anche grazie alle dichiarazioni del premier cinese che ha sostenuto che la Cina continuerà ad adottare una politica fiscale proattiva per sostenere l’economia.

L’analisi dei migliori e peggiori comparti inclusi nell’area azionari settoriali vede il fondo M&G Japan Smaller Companies Fund in vetta alla classifica nella settimana che va dal 9 al 15 giugno con una performance positiva del +6,1%.
Il comparto, lanciato nell’aprile 1984,  ha registrato una performance YTD positiva +21,7% contro una performance a 3 anni del -16%.
Il benchmark di riferimento è il Japan TSE 2nd Section Index.
Il comparto investe interamente o prevalentemente in un portafoglio di società giapponesi minori, il cui universo di investimento è rappresentato dal terzo segmento inferiore di capitalizzazione di mercato riferita alla totalità dei titoli azionari quotati in Giappone. Il comparto potrà investire anche in società di medie e grandi dimensioni al fine di migliorare la propria liquidità.

I MIGLIORI FONDI AZIONARI DAL 09/06 AL 15/06

Valuta fondo percentuale
EURO M&G JAPAN SMALLER COMPANIES FUND 6,15%
USD HHF JAPANESE SMALLER COMPANIES FUND 5,49%
EURO DWS INVEST JAPANESE SMALL/MID CAP 4,40%
USD HHF JAPANESE EQUITY FUND 4,38%
JPY SGAM FUND EQUITIES JAPAN COREALPHA 3,96%

I PEGGIORI FONDI AZIONARI DAL 09/06 AL 15/06

Valuta fondo percentuale
USD HSBC GIF SINGAPORE EQUITY -1,36%
USD FIDELITY FUNDS – ASEAN FUND -1,15%
USD SISF GREATER CHINA -0,97%
EURO HSBC GIF INDIAN EQUITY -0,62%
USD FIDELITY FUNDS – ASIAN SPECIAL SITUATIONS FUND -0,42%

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