Risparmio gestito – Difendersi con l'healthcare

Quali prospettive può offire il settore dell’health care oggi? Pubblichiamo l’intervista rilasciata da Adam Chor, client portfolio manager di Janus Capital Group che analizza il possibile impatto dell’influenza suina H1N1 sui mercati azionari e sui singoli settori, per passare poi a descrivere le prospettive del comparto dell’healthcare alla luce della nuova politica del presidente americana Barack Obama sul sistema sanitario americano.

Quale impatto avrà la pandemia H1N1 sui mercati azionari e le loro economie?
Finora, numerose regioni sono già state infettate dall’epidemia di H1N1, ma crediamo che l’impatto globale sui mercati azionari e sull’economie sarà limitato. Nel breve periodo, non saremo testimoni di cambiamenti drastici nel mercato. Riteniamo che l’impatto sulle compagnie aeree e sul turismo sarà più significativo rispetto all’influenza che avrà in altri settori.
Lo scoppio dell’epidemia dell’influenza suina è spesso comparato all’epidemia di Sars del 2003. Comunque l’attuale situazione è migliore rispetto al 2003. Comparando con la Sars, noi oggi possiamo sapere qual è il virus dell’influenza suina, come si trasmette e un aspetto ancora più importante possediamo un vaccino contro di esso. Crediamo che la situazone andrà migliorando. Il team di Janus, al cui interno siedono analisti con vaste esperienze nel settore medicale, ha adeguato il portafoglio in risposta alle condizioni del mercato in modo opportuno.

Ma è utile investire nel settore healthcare?
Le azioni del settore healthcare tendono ad avere una correlazioni minore con i cambiamenti dell’economia e possono considerarsi un investimento difensivo. Dipende dalla idoneità ma gli investitori possono allocare tra il 5-10% delle loro azioni in tale segmento.

Il presidente Obama vuole ridurre i costi del settore sanitario, una diminuzione dell’1,5% ogni anno per i prossimi 10 anni. Che impatto avrà tale decisione sul segmento sanitario?
Certi settori potrebbero esserne maggiormente coinvolti. Ad esempio l’impatto sui ricavi del settore farmaceutico potrebbero essere di qualche punto percentuale. Ma pensiamo che la proposta potrà prendere uno o due anni prima di approdare al processo legislativo e potrebbe essere emessa con delle differenze significative rispetto a quello che è il piano previsto oggi.

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