Risparmio gestito – Le gemme d'Europa

Globalizzazione
“Tutti conoscono il termine globalizzazione, ma gli eventi dell’ultimo anno dimostrano che il termine è destinato a diventare ancora più importante negli anni a venire. L’impatto della globalizzazione mette in luce quanto sia fondamentale ora poter identificare i vincitori ed evitare i perdenti. Un aspetto ancora più importante della globalizzazione è il principio per cui tutte le società devono rimettersi in gioco come concorrenti di un mercato globale per essere convincenti. La scelta delle azioni, guidata in parte dalla globalizzazione, sarà un elemento chiave per le performance dei fondi azionari growth man mano che vedremo competere a livello internazionale le società con solidi modelli di business”. “Negli ultimi mesi abbiamo assistito a una pressione competitiva dovuta a nuovi ingressi sul mercato. Questi nuovi concorrenti, che provengono dalla Cina, dall’India e da altri paesi asiatici, sono spesso ben gestiti e sono in grado di rappresentare una reale minaccia per le aziende occidentali. Pensiamo, a esempio, a Ericsson che negli ultimi 12 mesi ha sofferto la concorrenza di Huawei, quando quest’ultima è entrata nel settore della telefonia mobile. A nostro avviso, nuovi soggetti ancora più aggressivi entreranno nel mercato in futuro e riteniamo pertanto che sia fondamentale un’analisi approfondita dello scenario competitivo nella scelta delle compagnie”. “Nel settore del fotovoltaico, ad esempio, i produttori di pannelli e di celle solari stanno subendo una fortissima competizione, che porterà a diversi crolli dei prezzi che a loro volta comporteranno una caduta dei margini e dei guadagni per molti player del settore. I beni capitali rappresentano un altro settore in cui un’analisi della concorrenza si rivelerà più importante che mai, in quanto coloro che hanno un margine competitivo sostenibile prospereranno nei prossimi anni, mentre gli altri incontreranno notevoli difficoltà”.

La crescita degli utili
“Un aspetto importante nel mercato europeo è la prospettiva della crescita degli utili. La crescita reale degli utili è in genere meno abbondante di quanto si pensi. Lo sviluppo reale degli utili per l’Europa e gli USA nell’ultimo decennio è stato impressionante e ancora più straordinario nel periodo dal 2002 al 2007. Tuttavia, non è chiaramente sostenibile per il prossimo futuro, dato l’effetto leva e il cosiddetto ‘shock della domanda’ (dove la domanda non poteva essere soddisfatta dall’offerta). Ci sarà un’ulteriore crescita degli utili in futuro, che però non sarà facile da individuare”. “Siamo piuttosto ottimisti in una prospettiva di medio termine. Crediamo che l’eccellenza nella selezione dei titoli azionari porterà i suoi frutti per diversi anni a venire, mentre sarà più difficile riscontrare la crescita degli utili in mercati mondiali che continuano ad essere spinti dalla globalizzazione. Questo significa che gli investitori devono effettuare una ricerca più faticosa, scegliendo le azioni giuste che evidenziano una simile crescita”.

Le prospettive
“Prevediamo un’inflazione a medio termine e abbiamo ottime ragioni di ritenere che il recente rialzo nel mercato azionario sia stato spinto dalle crescenti aspettative legate all’inflazione. Se l’inflazione si muoverà in terreno positivo nei prossimi mesi e anni, non vediamo motivi per cui il mercato azionario debba ridurre gli utili di 14 o 15 volte, perciò siamo piuttosto ottimisti in una prospettiva a 1 o 2 anni. Le azioni di sostegno intraprese dai governi nazionali e dalle banche centrali e la loro implementazione – si pensi, ad esempio, alle politiche espansive nel Regno Unito – rispecchiano la nostra previsione di inflazione, che emergerà in futuro”.

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