Analisi dei dati aggregati riferiti ai principali gruppi

 Gli unici dati negativi sono quelli di Arca (-2,7 miliardi di euro) e Credit Agricole (-44,7 miliardi di euro). Nell’analisi condotta dall’ufficio studi di FIDA (si veda l’allegato in pdf), emerge con chiarezza un calo dei rendimenti nell’ultimo semestre rispetto alla rilevazione di un mese fa.

Calano i profitti
In media, la riduzione dei profitti – pur nel complesso positivi- oscilla da un minimo del 4% (Arca) ad un massimo dell’8% (JP Morgan). Sicuramente ha inciso su questa situazione l’andamento non particolarmente brillante delle borse nel corso di ottobre, ma i dati aggregati che consideriamo tengono conto anche delle componenti obbligazionarie, quindi le valutazioni dei risultati pubblicati a corredo di questo articolo vanno osservate con una certa attenzione. Non muta infatti la volatilità espressa che rimane a valori molto elevati rispetto alla media degli ultimi anni. Ora, tenuto conto del rapporto tra rendimento ottenuto da maggio in poi rispetto ai rischi assunti, il miglior risultato è senz’altro di Bipiemme, di poco davanti a Ubi e Pioneer.

JPMorgan meglio nel breve periodo
Non ci sono invece dubbi sulla società che ha sfruttato al meglio il recente rally: JP Morgan. L’asset management americana, tuttavia, ha un livello di volatilità molto più alto rispetto agli altri gruppi: 20,13% contro una media del 12,86%. Questo dato spiega il vistoso calo di performance cui si accennava in precedenza, per quanto il gruppo citato sia stato l’unico ad esprimere valori in nero nel mese di ottobre con la Liquidity Funds Sicav (+0,15%) e la Structured Fund Management (+1,38%). Il peggior risultato mensile è di Intesa Sanpaolo (-1,27%), con la punta negativa di Eurizon Capital Sgr (-1,57%). Non molto meglio ha fatto Mediolanum (-1,22%), per quanto sia stato il gruppo ad aver ottenuto la maggiore raccolta (227,4 milioni di euro).

Ubi in testa a tre anni
L’analisi sin qui affrontata è riferita al breve periodo. Se ragioniamo nel medio periodo, sull’orizzonte a tre anni, ci viene in aiuto il BlueSGR, cioè il rating assegnato alle società di gestione dall’ufficio studi di FIDA. In quest’ottica, i riscontri sono analoghi a quelli dell’ultima tornata. In testa alla classifica dei principali gruppi troviamo ancora Ubi Banca con un rating di 3,52. Alle sue spalle si piazza Bipiemme (3,4), in terza posizione Arca (3,33), subito davanti a Generali (3,29). In coda al gruppo Azimut (2,56), molto penalizzata da Az Fund Management (2,3), preceduta da Mediolanum (2,59) e Pioneer (2,64).

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