di Samuele Camellini
Il portafoglio proposto in quest’occasione dall’Ufficio Studi di FIDA è ancora rivolto al profilo di rischio medio-basso, ma cambia l’orizzonte temporale dell’investimento. Si ragiona su un periodo superiore ai tre anni. Ciò comporta un innalzamento della volatilità che passa dal 6% al 8,5-9% mensile annualizzata. Per arrivare a questo risultato, sono state fatte modifiche sostanziali alla composizione. In particolare, è stata ridotta la quota monetaria in euro, scesa dal 15% al 5%. La parte obbligazionaria a tasso variabile è salita dal 5% al 20%. Ci sono poi tre fondi di nuovo ingresso, tutti con Bluerating pari a cinque corone. Il primo è Carmignac Investissement con un peso del 10%. Il comparto in questione rientra nella categoria degli Azionari Globali (Mercati Emergenti e Sviluppati) – Large & Mid Cap Growth ed è attualmente esposto per circa il 20% in titoli finanziari. Curiosa la quasi totale assenza di investimenti in area Euro (0,4%), mentre il 15% è posizionato sui paesi emergenti dell’Asia Pacifico e il 10% in America Latina.
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