Gli Usa sottostimano la crescita

Diventato celebre per essere stato l’unico gestore che per 15 anni di fila, dal 1991 al 2005, ha battuto lo S&P 500 con il Legg Mason Value Fund, Bill Miller è una delle voci più ascoltate nel settore finanziario. Attualmente presidente e CIO di Legg Mason Capital Management, nonché gestore del Legg Mason Value Fund e del Legg Mason Opportunity Trust Fund, Miller è fortemente ottimista sull’azionario Usa e ritiene che il mercato stia sottostimando il potenziale di crescita del Pil americano per il 2010, in quanto trascura la forte accelerazione della ricostituzione delle scorte aziendali.
Il calo della produzione industriale registrato negli Stati Uniti ha superato notevolmente la contrazione della domanda, infatti il taglio della produzione è stato ottenuto con la riduzione delle scorte. Miller prevede quindi che la rapida ricostituzione dei magazzini da parte delle società americane sarà lo stimolo per una forte crescita economica che si protrarrà per diversi trimestri.
Benché per la crescita del Pil nel 2010 il consenso preveda un 2,6%, e la Federal Reserve un più ottimistico 2,7%, secondo Miller ci sono buone possibilità che l’economia superi queste stime, arrivando addirittura a un 8%. Sulla scia di una tale ripresa, un balzo del mercato azionario americano del 20%, nel corso del prossimo anno, non è quindi da escludere.
Come ricordato da Miller, a partire dal 1871, i periodi decennali nei quali il rendimento del mercato azionario è stato negativo sono stati 14, incluso quello degli ultimi 10 anni. A seguito di ciascuno dei precedenti 13 periodi decennali, i rendimenti aggiustati per l’inflazione nei 10 anni successivi hanno superato il 10%, ossia, sono andati ben oltre il 6,66% della media dei rendimenti reali di lungo termine e hanno più che raddoppiato il risultato delle obbligazioni governative.
In altre parole, ogni qualvolta per un intero periodo decennale l’azionario ha registrato una performance scarsa, nei successivi 10 anni, il rendimento dei mercati azionari è stato superiore alla media e ha raddoppiato quella dell’obbligazionario. Anche se gli investitori continuano a privilegiare le posizioni prive di rischio, e in particolare a preferire i titoli obbligazionari, Miller ritiene che le azioni in questo momento siano ancora molto sottovalutate, nonostante il recente rally.
Secondo il gestore il tecnologico e finanziario saranno quelli che beneficeranno maggiormente dalla crescita economica. Data la solidità dei bilanci aziendali e l’alto numero di società che stanno registrando guadagni record, la tecnologia è il settore di maggior peso nel portafoglio di Miller.
Tra le posizioni detenute si annoverano IBM, Cisco, Microsoft e Hewlett Packard, leader nei rispettivi segmenti.
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