Questa “bolla” è un affare

di Denis Schmidli

Proprio come nella vita, quando si tratta di investimenti le certezze sono poche. Gli ultimi anni hanno in particolare mostrato quanto potesse essere difficile prevedere l’andamento dei mercati finanziari, almeno a breve termine. L’identificazione di tendenze persistenti a livello demografico, ambientale e sociale è risultato invece un esercizio più agevole. Alcune di queste «megatendenze» (o megatrend) ci accompagnano da centinaia di anni, se non di più. Dato che si perpetuano con un elevato grado di certezza, esse offrono agli investitori selettivi numerose opportunità nel corso del tempo.
A questo riguardo, il fenomeno della crescita della popolazione mondiale è particolarmente interessante. Secondo le Nazioni unite, da oggi al 2050 la popolazione della Terra crescerà del 40%. Questa evoluzione determinerà inevitabilmente numerosi cambiamenti in diversi campi. Soffermiamoci ad esempio sull’agricoltura o sull’approvvigionamento idrico. Produrre cibo a sufficienza per nutrire la popolazione mondiale costituisce già oggi una sfida impegnativa. Quale sarà la situazione in futuro?
Le terre coltivabili diminuiscono a ritmo allarmante e l’urbanizzazione accelera, in particolare nei paesi emergenti. Gli attuali rendimenti agricoli dovranno pertanto raddoppiare nell’arco di quarant’anni solo per mantenere lo stesso livello di consumo medio di calorie giornaliere pro capite. Grazie alle scoperte riguardanti i fertilizzanti e le sementi eravamo già riusciti a evitare una penuria dopo la rivoluzione industriale. Oggi è necessaria una nuova rivoluzione agricola, con diverse aziende – in alcuni casi quotate in borsa – che si evidenziano già per i loro meriti nell’aumento dei rendimenti agricoli. La produzione di cereali, carne e altri prodotti agricoli costituisce anche l’attività economica che necessita della maggiore quantità di acqua.
L’approvvigionamento di acqua dolce per gli agricoltori, le imprese e le persone rappresenta pertanto una delle maggiori sfide dei prossimi anni. Se non riusciremo a farvi fronte, numerose popolazioni in tutto il mondo dovranno fronteggiare gravi difficoltà. La problematica è complicata dal fatto che il ritmo di crescita della domanda di acqua dolce è pari al doppio di quello della popolazione. Se le tendenze attuali dovessero continuare, un terzo dell’umanità si troverà entro il 2025 in una situazione di penuria cronica di acqua. Alcuni titoli di società che offrono soluzioni, servizi e infrastrutture per l’approvvigionamento idrico, sia nei paesi sviluppati che in quelli emergenti, sono quindi particolarmente attraenti.
Inoltre, nei paesi sviluppati, l’invecchiamento della popolazione è un fenomeno inarrestabile, così come la diminuzione della fertilità. Lo sviluppo del settore della salute diventa quindi una priorità. A questo proposito, le aziende biotecnologiche e i produttori di farmaci generici sono ben posizionati per concepire nuovi farmaci, più efficaci e/o più economici. Nell’ambito dei mercati finanziari, questi due settori esprimono regolarmente le performance migliori. Nell’ultimo decennio, l’indice Nasdaq Biotech, ad esempio, ha ampiamente sovraperformato rispetto alle azioni globali.
L’aumento del potere d’acquisto delle popolazioni dei paesi emergenti determina profondi cambiamenti a livello socio-economico, ad esempio per quanto riguarda l’evoluzione delle abitudini dei consumatori. Le vendite in Cina del gruppo Moët Hennessy Louis Vuitton (LVMH), moltiplicatesi di undici volte tra il 2003 e il 2008, sono solo uno degli esempi più evidenti. Oggi tutto lascia pensare che nel 2011 i cinesi diventeranno i maggiori acquirenti di prodotti di lusso al mondo.
Un altro tema che che continuerà a preoccupare le generazioni future è la protezione dell’ambiente. Investendo nello sviluppo delle energie pulite, possiamo contemporaneamente contribuire alla protezione del nostro Pianeta e ottenere buone plusvalenze borsistiche. In America si prevede che nei prossimi 10 anni verranno allocati nell’energia pulita 150 miliardi di dollari. E il piano di rilancio dell’economia comprende altri 118 miliardi di dollari per le energie verdi. La Cina dovrebbe investire 218 miliardi e anche l’Europa investirà in questo settore, se vorrà raggiungere l’obiettivo del 20% di energie rinnovabili entro il 2020.
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