Dai risultati emersi, Finma ha constatato come in entrambi i casi gli investitori abbiano subito dei danni e, presso alcuni intermediari finanziari, si è inoltre appurata la necessità di adottare correttivi, cui la Finma ha provveduto disponendo una serie di misure.
Dalle inchieste è emerso inoltre che l’attuale regolamentazione svizzera non offre agli investitori una tutela sufficiente negli ambiti della consulenza d’investimento e della gestione patrimoniale, riconoscendo peraltro la necessità di intervenire a livello normativo in tali ambiti.
La Finma, di conseguenza, ha avviato un progetto di regolamentazione relativo alla distribuzione dei prodotti.
Secondo quanto disposto dall’organismo, oltre al potenziale di guadagno, anche i rischi di perdite connessi all’acquisto di prodotti finanziari devono essere indicati in modo semplice e comprensibile nella documentazione di vendita, che a sua volta deve essere improntata alla massima trasparenza.
Gli offerenti di prodotti finanziari, inoltre, sono tenuti ad appurare presso il punto vendita la capacità di rischio e la consapevolezza del rischio dei clienti, e questo non soltanto nella gestione patrimoniale, ma anche nella consulenza d’investimento. Essi devono prestare attenzione, nell’ambito della consulenza, affinché sia operata una sufficiente diversificazione. Oltre a ciò, nella gestione patrimoniale occorre rendere più severe le disposizioni vigenti sulla diversificazione.
La Finma sta procedendo attualmente, nel quadro di un progetto di regolamentazione, a svolgere accertamenti circostanziati per definire chi dovrà effettuare le modifiche normative.