BlackRock, in prima fila per l’energia pulita

Il settore delle global equities si è indebolito a causa della crescente avversità al rischio da parte degli investitori, preoccupati dall’introduzione di politiche monetarie più stringenti in Cina e dalla situazione politica greca.
Ulteriori preoccupazioni sono emerse verso la fine del mese, in merito al possibile impatto di controlli più severi sul settore bancario suggeriti dal presidente Usa Barack Obama.

Questo il bilancio di Black Rock per l’inizio del 2010, anno in cui la società si aspetta per contro l’introduzione di una legislazione concreta in Cina, nonché il passaggio al Congresso americano di una legge sulle energie rinnovabili.
Questa possibilità, infatti, porterebbe alla rimozione di uno degli attuali impendimenti ad una domanda addizionale interna al mercato.

“Stiamo cominciando a vedere della forza trainante in questo settore, e ci aspettiamo dei miglioramenti sostanziali nel 2010”, ha dichiarato Robin Batchelor gestore del BGF New Energy Fund.
“All’interno di un settore delle energie rinnovabili, la corrente ora sembre indicare una crescita forte e costi competitivi”, gli fa eco la collega Poppy Allonby, “Per esempio nel settore dell’energia solare, abbiamo cautamente ricostruito la posizione di quelle compagnie che non erano in grado di essere contemporaneamente leader nei costi e abili nel mantenere una qualità superiore dei propri prodotti sul mercato”, continua la Allonby.
“Siamo anche in una posizione tale da avvantaggiarci nelle aree che saranno interessate dai pacchetti di sostengo agli investimenti, come gli Usa e la Cina”, conclude Batchelor.

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