Insomma, un fondo decisamente “salutare” al portafoglio di un qualsivoglia investitore attento alle opportunità che il mondo dell’asset management ha da offrire.
Ma ora è il momento di approfondire nel concreto i punti di forza dei settori healtcare e farmaceutico e del contesto nel quale questi si sviluppano (stiamo parlando di un fondo globale, ma con precisa concentrazione geografica negli USA, con il 75% del patrimonio dedicato).
“L’aspetto più interessante dell’attuale momento positivo del settore deriva paradossalmente dalla tanto annunciata riforma sanitaria del governo Obama; se si pensa che solo qualche mese fa, la maggior parte delle valutazioni sul provvedimento si esprimevano in view ribassiste sul lato pratico, oggi possiamo dire che il mercato ha reagito positivamente alle stesse.
La verità è che la riforma non sarà restrittiva come si pensava inizialmente e non vi sarà alcun accanimento nei confronti del privato, a tutto vantaggio del contesto settoriale” continua Borla. “In seguito al provvedimento aumenteranno inoltre gli incentivi per la ricerca, in particolare per le biotecnologie e tutto questo non si può non tradurre in un chiaro segnale di fiducia per i mercati.
Se poi andiamo ad analizzare uno dei comparti da noi maggiormente apprezzati, quello dei Generics, i cosiddetti farmaci da banco e/o con brevetti scaduti, le opportunità aumentano ulteriormente, in particolare se andiamo a considerare i paesi emergenti, ai quali prestiamo costantemente attenzione”.
Sentori positivi che vanno ad accumularsi ad una già radicata e comprovata strategia di gestione: “Operiamo tramite dei mandati di gestione presso advisor esterni; nel caso specifico siamo di fronte al medesimo team di riferimento dal 1993, anno che va a coincidere con la nascita del fondo”.
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