Fondi pensione, lontano dalle azioni

Secondo lo studio annuale di Mercer sull’Asset Allocation in Europa, si assiste ad un continuo allontanamento dalle azioni nell’allocazione dei fondi pensione, a seguito della recente ripresa del mercato.
Lo studio, rivolto ad oltre 1000 fondi pensione in Europa, per un totale di oltre 500 miliardi di Euro, ha evidenziato che l’allocazione azionaria è scesa dal 54% del 2009 al 50% nel 2010 in Uk. In Irlanda è passata dal 60% al 59%e nei Paesi Bassi dal 28% al 23%. Il trend è destinato a proseguire e si prevede che il 29% degli schemi britannici ed il 35% di quelli europei pianifichi ulteriori tagli nei capitali azionari nazionali.

Nonostante le obbligazioni siano quelle maggiormente rappresentate nei portafogli di investimento dei fondi pensione europei, si assiste ad un significativo cambiamento di atteggiamento nei confronti di questa classe di elementi patrimoniali rispetto allo studio dello scorso anno. Ad esempio, a seguito di un’evidente ripresa del mercato azionario, il 12% netto degli schemi del Regno Unito ha previsto di innalzare la propria esposizione in buoni del Tesoro rispetto allo studio dello scorso anno, quando il 6% netto intendeva ridurre la propria esposizione. Per quanto riguarda le obbligazioni di società, c’è stata un’inversione di tendenza e solo il 16% degli schemi del Regno Unito pensa di incrementare la propria esposizione, rispetto ad un significativo 27% lo scorso anno.

Gli investimenti in categorie di attivo non tradizionali continuano ad essere rilevanti; incrementi sono stati riscontrati in numerosi paesi, quali il Regno Unito e l’Irlanda (entrambi sono passati dal 6 % al 9% nel 2010) e la Svizzera  (dal 19% al 23%). Nel Regno Unito gli schemi prediligono gli hedge funds, GTAA ed il capitale di rischio, con un 4-9% degli schemi che comprendono una qualche forma di allocazione strategica su una o più di queste opportunità.
Nel resto d’Europa, gli schemi prediligono hedge fund di fondi (l’8% ha un’allocazione), obbligazioni ad elevato rendimento (8%) e capitale di rischio di fondi (6,6%).
Lo studio ha inoltre evidenziato come i fondi pensione siano sempre più attenti a cogliere le opportunità di crescita nelle economie dei mercati emergenti. Almeno il 16% di essi si è rivolto all’esposizione attraverso il debito su un mercato emergente ed altre attività, anziché attraverso titoli di proprietà.

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